Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Oltre lo spartito, c'è Mischa Maisky

Fonte: L'Unione Sarda
20 febbraio 2017

STAGIONE SINFONICA. Applausi convinti, al Lirico di Cagliari, per il violoncellista lettone

 

 

C i sono artisti che non hanno bisogno né di sorridere, né di gigioneggiare o ricorrere ai trucchi del mestiere per accattivarsi le simpatie degli spettatori. A questa categoria appartiene il violoncellista lettone Mischa Maisky, classe 1948, protagonista al Teatro Lirico di Cagliari per la seconda tappa della stagione sinfonica di un concerto d'assoluto livello tutto dedicato a Johann Sebastian Bach.
In ottima forma, concentrato al punto giusto, il musicista di Riga, con i suoi 69 anni pieni di grinta, ha aperto le danze sciogliendo da par suo i nodi della enigmatica Suite n.3 in do maggiore, seguita dalla Suite n.2 in re minore. La performance di Maisky ha convinto non tanto dal punto di vista squisitamente tecnico, d'altronde è un maestro, quanto per la capacità di proporre al pubblico una tavolozza di colori ricchi e densi, letteralmente spremuti fuori dallo spartito.
Quasi ieratico con la sua postura rilassata e la vaporosa capigliatura candida, meglio di sé Mischa Maisky l'ha riservato per la seconda parte del concerto, con una sontuosa esecuzione della Suite n.6 in re maggiore. Suono poderoso e rotondo, ritmo nel contempo incalzante e composto: un capolavoro, come è lecito aspettarsi da uno specialista del repertorio di Bach.
Sempre dalle partiture del compositore di Eisenach sono stati infine tratti i due raffinati bis che hanno chiuso la serata tra gli applausi dei presenti.
Non capita spesso che l'esigente pubblico cagliaritano - cui stavolta va il cartellino giallo per i telefonini accesi e per qualche movimento di troppo tra le poltrone di platea - si lasci andare a ovazioni calorose e convinte, ma il carisma e la classe del violoncellista di Riga hanno conquistato davvero tutti.
Fabio Marcello