Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, è tornata la sabbia bianca Non solo le dune all'ex Marino, la rena finissima anche alla Qui

Fonte: L'Unione Sarda
17 febbraio 2017

Nella passeggiata, il sedimento volato via non finirà più in discarica ma potrà essere recuperato Poetto, è tornata la sabbia bianca Non solo le dune all'ex Marino, la rena finissima anche alla Quinta 

La mareggiata e la tempesta dei giorni scorsi sono soltanto un brutto ricordo. Il sole è tornato a splendere e i cagliaritani, come consuetidine, si sono riversati al Poetto. E hanno potuto provare una sensazione che manca da 15 anni: l'ebbrezza di sentire il piede che affonda nella sabbia farinosa e finissima. Soprattutto, hanno rivisto il colore che aveva la spiaggia prima del disastroso ripascimento del 2002. Una sorpresa gradita, inattesa, arrivata qualche giorno dopo la furiosa mareggiata che aveva sommerso tutto l'arenile. L'acqua pian piano si è ritirata e ha lasciato un prezioso regalo, quella sabbia bianca che sembrava potesse esistere solo nei ricordi dei cagliaritani.
LA SITUAZIONE Il fenomeno per il momento riguarda solo alcuni tratti del litorale. In particolare, si sono formate alcune dune alla Quarta e Quinta fermata, a ridosso delle barriere di protezione. Cumuli di sabbia bianchissima anche nei muri degli stabilimenti balneari. Resta da capire se il fenomeno riguardi anche il tratto tra l'Aeronautica e l'ex ospedale Marino: lì ancora non si è completamente ritirata l'acqua portata dalla mareggiata. Diventano, invece, sempre più alte le dune davanti all'ex Marino (in alcuni punti hanno, addirittura, raggiunto il primo piano).
LE RAGIONI Ovvio pensare che il sistema di protezioni dunali, realizzato durante i lavori di riqualificazione del litorale, abbia funzionato. Forse al di là delle più rosee previsioni. «Quando abbiamo progettato l'intervento», spiega Sebastiano Gaias, titolare dello studio che si è occupato dell'intervento, «non avremmo certo potuto prevedere che sarebbe ritornata la sabbia bianca». Ma quelle barriere sembrano funzionare alla perfezione. «Abbiamo, in qualche modo, aiutato la natura a fare il suo corso: l'intervento era finalizzato a tutelare l'arenile e ad arginare l'erosione». In pratica, le mareggiate e il vento hanno sempre portato la sabbia fine verso la spiaggia. Solo che, in mancanza di protezioni, finiva nella strada. E lì, a causa delle normative, veniva raccolta come rifiuto speciale e gettata in discarica.
I CAMBIAMENTI Un “crimine” che non si ripeterà: proprio nei giorni scorsi il sindaco Massimo Zedda ha partecipato a una riunione in Provincia su questo tema. Ed è saltata fuori una novità decisamente positiva. «La sabbia», spiega il primo cittadino, «che fuoriesce dall'arenile e finisce nella passeggiata può essere raccolta e rimessa nella spiaggia». Merito della pedonalizzazione. «Può essere recuperata», prosegue, «perché non c'è più il problema della contaminazione con olii combustibili». Quella sabbia che, in passato, era destinata alla discarica, ora non è più un rifiuto speciale.
LA SABBIA Lecito sognare che il Poetto torni a essere bianco come era prima del ripascimento? Qualunque previsione è impossibile. Molto dipenderà da quello che “deciderà” la natura. Nel 2002 tonnellate di sabbia argillosa hanno ricoperto quella tradizionale del Poetto. Con il tempo (e con le mareggiate) una parte è tornata verso l'alto. Poi c'è quella che arriva dal mare proprio quando l'acqua invade l'arenile. «Ma molta sabbia», racconta Zedda, «è quella che abbiamo recuperato sotto il manto stradale». Opportunamente ripulita, è stata riportato nel suo alveo naturale.
IL FUTURO La spiaggia potrebbe tornare bianca (e, questa volta, senza l'intervento di trucchi fotografici come quelli usati in un depliant della Provincia nel post ripascimento). «La barriera», riprende il sindaco, «sta cominciando a fare il suo dovere. Pian piano le dune avanzeranno e impediranno alla sabbia più leggera di uscire. Un po' quello che sta già accadendo nella zona tra la Sesta fermata e l'ex ospedale Marino: lì sta crescendo la vegetazione che impedisce alla sabbia di uscire».
IL “MALATO” Il Poetto sta, forse, guarendo. «Ma, come sapevamo, servono alcuni altri piccoli interventi per evitare che la sabbia esca, per esempio, dai corridoi che portano verso il mare». Alcuni problemi, invece, potrebbero non essere più risolvibili: è improbabile che la Prima fermata torni ad avere la spiaggia bianca. «Lì, purtroppo, il molo di Marina Piccola ha cambiato le correnti. E, dunque, la sabbia che arriva dal mare non può più finire nell'arenile».
Marcello Cocco