Rassegna Stampa

Il Sardegna

In fila per chiedere aiuto i servizi sociali nel caos

Fonte: Il Sardegna
14 maggio 2009

Sant'Avendrace. Lettera della circoscrizione al Comune: troppi disagi per i cittadini

Scarso personale e codee stenuanti nel territorio ad alta densità di case popolari

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Cittadini in fila fin sulle scale, per confidare i disagi e chiedere aiuto in assenza di privacy. In un ufficio che ha trascorso i primi mesi dell’anno con due assistenti sociali a fronteggiare quasi la metà degli abitanti delle case popolari cittadine. La circoscrizione di Sant’Avendrace lancia l’allarme: chiede personale e locali per affrontare la mole, sempre più impegnativa, di richiesta di assistenza sociale. Lo fa con un voto, in consiglio, della maggioranza di centrodestra. Che non esita a puntare il dito contro il Comune “amico”, ma da anni indifferente alle esigenze del parlamentino.
LA PROVA, ACCUSANO, sono le richieste votate in consiglio sistematicamente cestinate e gli «impegni politici assunti» (recita il documento) ma, finora, disattesi, sulla realizzazione del centro sociale nell’ex scuola di via Alagon. Il parlamentino chiede di portare a dieci gli assistenti sociali in organico, oltre a due assistenti geriatrici, dimensionando il personale dell’assistenza sociale sulla ba-se dei reali fabbisogni dei rioni governati dalla circoscrizione. Così, nei primi mesi del 2009, solo due assistenti seguivano gli utenti della circoscrizione, anche se da qualche giorno sono arrivati tre rinforzi (uno part time). Ma per il personale l’emergenza, fatta di procedure al rallenty e disagi per i poveri in file per ore in anditi angusti e fin sulle scale, continua. Secondo i consiglieri le pratiche sono accavallate in due stanzette e nessuna privacy è garantita agli utenti, spesso ricevuti nella sala del consiglio, con le commissioni costrette a riunirsi nell’antibagno. Nel mirino finiscono gli assessori alle Politiche sociali Anselmo Piras e al Decentramento Daniela Noli.
«NON SIAMO ABITANTI di serie B», afferma Antonello Nieddu, Fi, presidente della commissione Politiche sociali a Sant’Avendrace, «e i nostri cittadini hanno diritto di essere assistiti e che le istituzioni facciano qualcosa per loro, senza bisogno di fare ricorso a chissà quali espedienti per ottenere ciò che gli spetta». ¦