Piccola città

Claudio Cugusi

Tunnel di via Roma è un'opera importante: peccato che non ci siano i famosi duecento milioni di euro dello Stato per realizzarlo. Ma se proprio i cagliaritani devono fare una battaglia con lo Stato e la Regione per recuperare risorse ingenti è meglio destinarli ad altre opere pubbliche. Più urgenti e più utili. I geologi sardi, che sono tecnici obiettivi e seri, segnalano con evidenza i pericoli che derivano dalle cavità cagliaritane. Al resto ci pensa la cronaca, che ci ricorda l'alluvione del 22 ottobre scorso e la frequenza continua di eventi atmosferici sempre più gravi nell'area di Pirri, del Fangario e in tutto l'hinterland cagliaritano. E se non bastassero le alluvioni più note, abbiamo memoria sufficiente per ricordare che pure in via Peschiera l'otto agosto scorso è venuta giù la strada e che i crolli e i cedimenti stradali si ripetono più o meno in tutto il centro storico. Abbiamo voglia di sognare una città turistica: i turisti stanno arrivando davvero ma Cagliari non è ancora all'altezza di riceverli come dovrebbe. E mentre si attrezza, la capitale della Sardegna dovrebbe essere messa in sicurezza. L'altro giorno il Consiglio comunale ha devoluto l'incasso dei biglietti venduti per assistere dalle tribune alla processione di Sant'Efisio alle vittime del terremoto che ha devastato l'Abruzzo. Se devolvesse tutta la sua attenzione alle vittime dell'alluvione di Pirri, ai commercianti del Fangario che hanno perso i magazzini, a chi nell'acqua ha perso l'auto farebbe né più né meno il suo dovere.
*Giornalista