Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ici, Università contro Comune La sentenza: «Imposta dovuta se ci sono locali commerciali»

Fonte: L'Unione Sarda
11 febbraio 2017

L'Ateneo non vuol pagare perché gli immobili sono destinati a cultura e didattica

Ici, Università contro Comune La sentenza: «Imposta dovuta se ci sono locali commerciali» 

L'Università rischia di dover versare nelle casse del Comune decine di migliaia di euro d'imposta comunale sugli immobili, la vecchia Ici: la Cassazione ha annullato la sentenza della Commissione tributaria regionale che concedeva l'esenzione all'Ateneo per l'anno 2004. Non basta stabilire che gli immobili siano destinati a scopi culturali o didattici ma è necessario entrare anche dimostrare che non vi siano «elementi di commercialità». Ovvero, non devono fruttare redditi a chi li possiede.
LA DECISIONE È un'ordinanza pesante quella depositata nei giorni scorsi dalla sesta sezione civile della Corte di Cassazione: i giudici hanno annullato la sentenza della Commissione tributaria regionale della Sardegna che, ribaltando il giudizio di primo grado, aveva stabilito che l'Università cagliaritana non dovesse pagare l'imposta per il 2004. Motivo? L'Ateneo rientrava tra i soggetti che perseguono scopi didattici e culturali. L'importanza della pronuncia è legata all'elevato numero di contenziosi che vedono il Comune contrapposto all'Università per gli accertamenti dell'imposta dal 2004 al 2012. E non solo. Pur non avendo effetti diretti, i principi espressi dalla Cassazione potrebbero influire anche su altre vertenze simili: aperte ci sono ancora quelle con i Salesiani di viale Fra Ignazio e altri enti religiosi per cifre complessive pari a decine di migliaia di euro.
IL RICORSO È firmata dal presidente di sezione Ettore Cirillo l'ordinanza che ha accolto il ricorso del Comune contro l'Università. Volata a Roma a discuterlo, dopo averlo redatto e presentato, è stata l'avvocata Francesca Frau, in forza all'Ufficio legale comunale. L'Ateneo cagliaritano, invece, era tutelato dall'Avvocatura generale dello Stato.
IL CONTENZIOSO L'Ici che il Comune vorrebbe incassare dall'Università per il 2004 ammonta a 12.609 euro. Una cifra di per sé non ingente ma la pronuncia della Cassazione potrebbe sbloccare anche tutti gli altri contenziosi nati a seguito degli accertamenti su Ici non versata effettuati nell'ultimo decennio dall'Ufficio Tributi. Nel 2014 la Commissione tributaria regionale (l'organo di secondo grado della giustizia tributaria) aveva accolto l'appello dell'Università e cancellato la cartella.
LE MOTIVAZIONI «I motivi - si legge nell'ordinanza che accoglie le istanze del Comune - sono manifestamente fondati». La Cassazione ha chiarito in primo luogo che l'Ateneo è un soggetto autonomo. «È di tutta evidenza - spiegano i giudici - come una pubblica Università degli Studi, come quella di Cagliari, non possa in alcun modo essere equiparata allo Stato, avendo personalità giuridica propria e godendo di ordinamento autonomo con proprio Statuto e regolamento». Il secondo punto riguarda, invece, le norme sull'esenzione dell'Ici per biblioteche, musei, scuole, archivi - sia pubblici che privati - purché «al possessore non derivi alcun reddito dall'utilizzazione del bene».
L'ORDINANZA Annullata la sentenza d'appello, il fascicolo è stato ora rispedito alla Commissione tributaria regionale. Ma con una raccomandazione. «L'esenzione può trovare applicazione», spiegano gli ermellini, «a condizione che sia dimostrato dal contribuente che le attività, di natura didattica e culturale, siano svolte con modalità non commerciale». I giudici tributari sardi dovranno pronunciarsi nuovamente e l'Ateneo dovrà dimostrare di non guadagnare dall'uso dei locali. Un principio che potrebbe essere presto trasferito anche alle vertenze con i Salesiani e gli altri istituti religiosi.
Francesco Pinna