Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nell'ex caserma il Polo regionale

Fonte: L'Unione Sarda
6 febbraio 2017

VIALE TRIESTE. Accordi col Comune e indagini degli archeologi sui resti dell'antica Santa Igia

 

Via i ruderi, posto a due assessorati, centro congressi e parco verde 

 

Dall'alto, dalle vetrate della palazzina comunale che ospita l'edilizia privata e l'assessorato comunale all'Urbanistica, le chiome fitte delle piante (e un bel po' di rovi) lo fanno sembrare un enorme giardino dentro la città. Non lo è. O almeno, non è solo questo.
Quell'area di due ettari rinchiusa tra i binari delle ferrovie, viale Trieste, via Cesare Battisti e l'edificio-parco dei vigili urbani, e che un tempo fu deposito di carri merci, sede della scuola ufficiali e ancora campo di calcio dove il Cagliari disputò la sua prima partita, è un polmone verde piuttosto malconcio. Malato grave. Il degrado si scorge semplicemente passeggiando sul marciapiede davanti agli uffici delle Poste e del Ctm. Tra i rami, i ruderi. gli edifici diroccati dell'ex caserma Trieste che l'Esercito cedette alla Regione a metà degli anni Settanta. A titolo gratuito, il Comune riuscì a strapparne uno spicchio per sistemare la Motorizzata e l'Antinfortunistica della Polizia municipale e un altro pezzo (all'angolo con via Nazario Sauro) per l'Urbanistica.
I restanti ventimila metri quadri sono lì, casa di ratti e gatti. Luogo di sogni per un quartiere fatto sì di uffici ma anche di case private, di cagliaritani che un parco, da queste parti, lo vorrebbero eccome.
Ci sono ben tre delibere regionali che annunciano la rinascita di questi due ettari abbandonati. Il filo conduttore tra la Giunta Floris, la Giunta Soru e la Giunta Pigliaru è unico. Trasferire in quest'area un altro spicchio della “Cittadella della Regione Sardegna”, confermando quel piano di riorganizzazione e d'accentramento degli uffici e degli assessorati nel nome di un abbattimento delle spese e di un concreto risparmio economico.
«Il progetto, pur avendo noi competenze dirette sull'area dell'ex Caserma Trieste - spiega l'assessore regionale agli Enti locali, Finanza e Urbanistica, Cristiano Erriu - coinvolge anche il Comune e naturalmente la Soprintendenza archeologica, quest'ultima direttamente interessata a eventuali emergenze nel sottosuolo legate a Santa Igia».
Insomma, per l'ex caserma Trieste il nuovo percorso è avviato. Saranno gli archeologi, tra breve, a iniziare i saggi di scavo per intercettare possibili e probabili insediamenti antichi indispensabili perché si possano aprire i cantieri per la costruzione degli edifici che ospiteranno gli assessorati all'Agricoltura e al Lavoro ma anche un centro dei congressi. «Intorno, un grande parco verde le cui competenze saranno del Comune come area di cessione», spiega Erriu. «Anche questa zona - ricorda l'assessora comunale all'Urbanistica, Francesca Ghirra - è inserita nel cosiddetto Bando delle periferie che interessa San Paolo e Sant'Avendrace». Un progetto di riqualificazione da 18 milioni di euro che coinvolgerà anche Tuvixeddu e Santa Gilla.
Nuova viabilità, parco urbano, centri e impianti sportivi e housing sociale (quest'ultimo riguarderà via Po e l'ex mattatoio) andranno così ad aggiungersi, grazie a un vero e proprio masterplan, alla progettazione della Regione su viale Trieste.
Insomma, via le macerie. Almeno da questo giardino abbandonato che sarà restituito alla città e sottratto al degrado che oggi, e invero da ben quarant'anni, vige in quella che fu anche la casa dell'Aviazione legionaria d'appoggio, negli anni Trenta, al movimento franchista che stava cercando di farsi strada in Spagna.
Se non sarà dunque solo un parco, l'ex caserma Trieste non rinuncerà al verde. Nuovi edifici, sì, ma anche un grande giardino per incorniciare la cittadella della Regione.
Andrea Piras