Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Treni e bus sono un flop: sempre più auto sulla 131

Fonte: L'Unione Sarda
3 febbraio 2017

Oltre 40mila auto al giorno sulla Carlo Felice: +5 per cento nel 2016

È vero, i treni sono un po' più veloci e forse più comodi rispetto al passato. Ma i sardi continuano a preferire l'automobile: nonostante i Pendolini - costati 78 milioni di euro - abbiano rosicchiato qualche minuto di percorrenza sulla tratta Cagliari-Sassari, a unire le due principali città della Sardegna è ancora la cara e vecchia Carlo Felice, classe 1928, che secondo l'Anas è tra le strade statali con uno dei maggiori incrementi di traffico nel corso del 2016.
LE STATISTICHE L'osservatorio dell'azienda che gestisce le statali italiane ha registrato nella zona di Sanluri e in quella di Macomer un aumento del flusso delle auto che raggiunge il 5 per cento. Nel resto della Ss 131 la crescita media è del 2,5 per cento. In realtà il segno più riguarda tutte le strade dell'Isola, che negli ultimi dodici mesi hanno evidenziato un incremento del 2 per cento, tra auto e mezzi pensanti. Sulla 131 dir, una delle porte principali di Cagliari, si contano in media 40mila macchine al giorno. Il motivo di questa impennata lo certifica una ricerca del Politecnico di Milano, che ha cercato di dare una spiegazione al boom di utilizzo delle automobili e delle piattaforme di car pooling nell'Isola: «Il fenomeno in Sardegna è legato sia ad una scarsa efficacia dei servizi pubblici per gli spostamenti di attraversamento dell'intera isola, sia ad una forte componente turistica», chiarisce Alberto Bertolin, del laboratorio Transpol. Insomma: ferrovie e linee di autobus non sono la soluzione preferita né per i sardi né per le persone che scelgono la Sardegna per le vacanze.
TRENI Difficile dargli torto. Per completare il percorso Cagliari-Sassari il Pendolino impiega nella migliore delle ipotesi 2 ore e 48 minuti. Altrimenti il tempo totale può salire fino a 3 ore e mezza. Il costo del biglietto è sempre lo stesso: 16,5 euro, sia che si scelga la tratta veloce, sia quella più lenta con uno o due cambi (a Oristano e Chilivani). Ma c'è poco da lamentarsi. Perché nell'Isola ci sono ancora alcuni centri non collegati dalle ferrovie: «La tratta Macomer-Nuoro è chiusa da oltre due mesi», ricorda Arnaldo Boeddu, segretario generale della Cgil Trasporti. Il motivo sembra incredibile, nell'anno 2017: per tenere sotto controllo quei binari sono ancora obbligatori i casellanti, ma l'Arst - cioè la Regione - non ne ha abbastanza. E così ha dovuto bandire una selezione per assumerne altri. Le persone selezionate hanno già effettuato le visite mediche, ma in nuovi casellanti non sono ancora non sono entrati in servizio.
AUTOBUS Non va meglio se si sceglie l'autobus. Per andare da Cagliari a Sassari bisogna fare un cambio alla stazione di Oristano e mettere in conto tre ore e mezza. Partendo a metà mattina, poi, gli orari non consentono di arrivare prima delle 16.30. Tutto al costo di 14 euro. Va ancora peggio se si deve raggiungere il Nuorese. La linea Cagliari-Mamoiada impiega sette ore e un quarto ad arrivare a destinazione. Più o meno quanto serve per un volo transoceanico dall'Europa fino a New York.
Michele Ruffi