Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Eletto Deiana ma è scontro Presidenza Anci, 118 voti su 377. Ciccolini: «Una vergogn

Fonte: L'Unione Sarda
31 gennaio 2017

Dopo quattro mesi svolta tra polemiche. Il sindaco di Bortigiadas: «Un onere pesante» Eletto Deiana ma è scontro Presidenza Anci, 118 voti su 377. Ciccolini: «Una vergogna» 

La novità è che l'Anci Sardegna ha un presidente ed è Emiliano Deiana, sindaco di Bortigiadas, eletto per acclamazione dai 118 sindaci presenti all'assemblea di ieri a Nuraghe Losa. È, però, l'unica novità perché anche questa elezione lascia un pesante strascico polemico sull'Associazione dei sindaci. L'altro candidato, il primo cittadino di Bitti Giuseppe Ciccolini, non accetta il verdetto e sullo svolgimento delle elezioni attacca: «Non c'è nessuna legittimità. Oggi una minoranza spregiudicata ha deciso di governare l'Anci. Mi vergogno per loro».
LE CREPE I prossimi saranno giorni caldi per l'associazione dei sindaci e soprattutto per il neo presidente che parla di «un onere pesante, anche dal punto di vista personale. Abbiamo deciso che non potevamo lasciare l'associazione senza governo». Ma sull'Anci incombe la sentenza del ricorso presentato da Ciccolini per contestare l'esito delle elezioni del 23 settembre scorso, invalidate dall'ufficio di presidenza dell'assemblea, in cui il sindaco di Bitti raccolse 152 voti contro i 141 di Deiana.
LA GIORNATA Dopo quattro mesi di stallo e vari rinvii, i sindaci sardi si sono dati appuntamento al Centro congressi di Nuraghe Losa per l'assemblea convocata dall'Anci per ripetere le elezioni. In sala ci sono circa 190 sindaci, a cui Ciccolini propone lo slittamento delle elezioni. Nella sua richiesta il limite è fissato all'8 febbraio, data prevista per la sentenza sul ricorso dello stesso Ciccolini.
Alla fine si decide con un nuovo voto se procedere o meno con le elezioni: 108 votano a favore e 29 contro. Nel frattempo una parte di sindaci lascia la sala, tra questi anche Ciccolini, andato via prima dell'epilogo dell'assemblea. Alla fine Deiana viene eletto per acclamazione con 118 voti favorevoli, 23 in meno rispetto a quelli raccolti in occasione della prima assemblea ed è per questo che il sindaco di Bitti parla di «un vero e proprio blitz».
L'ATTACCO Una giornata che lascia l'amaro in bocca a Ciccolini, convinto che l'elezione di Deiana «non sia legittima sia dal punto di vista procedurale sia da quello politico». L'umore del sindaco di Bitti fa presagire un'altra tornata di ricorsi e contestazione, così come è successo in occasione della prima elezione nulla. «Non si è mai vista un'assemblea che elegge un presidente con così pochi sindaci», sottolinea Ciccolini, «è un fatto molto grave». Dissolti definitivamente anche i propositi di mediazione: «Se l'intenzione era quella di trovare unità, questo non aiuta e io non sono intenzionato a fare sconti a nessuno».
C'è un aspetto tecnico che porta il sindaco di Bitti a contestare l'elezione e riguarda il quorum. Infatti, i 152 voti raccolti all'assemblea di settembre furono giudicati insufficienti. «Ora 118 voti sono considerati sufficienti, mentre a settembre i miei 152 non lo erano», conclude Ciccolini.
IL VINCITORE Emiliano Deiana ha la voce ancora provata da una giornata faticosa. I numeri non sono trionfali: «Sono consapevole che 118 voti non sono tantissimi - dice - ma non sono neanche pochi». L'inizio del mandato del neo eletto presidente è all'insegna della massima apertura con la volontà di «coinvolgere tutti, all'interno di un discorso unitario dell'Anci». Nessun problema anche per l'esito del ricorso, presentato da Ciccolini. «Aspetterò serenamente il pronunciamento, poi farò le valutazioni politiche che non escludono nessuna soluzione».
Se la sentenza non dovesse cambiare i destini dell'Associazione, il sindaco di Bortigiadas è deciso ad andare avanti: «Il mio impegno sarà quello di rendere partecipi tutti i primi cittadini nel governo dell'Anci». Una mano tesa verso Ciccolini, anche se per ora la tensione è ancora troppo alta per pensare a qualsiasi dialogo. Deiana rimanda al mittente qualsiasi accusa di forzatura se non addirittura di “blitz”, come ha evidenziato Ciccolini per commentare le elezioni. «C'è stata una votazione per decidere se fare le elezioni oppure no. Alla fine si è deciso di votare oggi perché diversamente l'Anci Sardegna rischiava di rimanere senza governo». L'ultima stoccata è per il collega di Bitti che ha annunciato battaglie: «Così non stiamo discutendo di politica, ma di ricorsi. Cosa che mi appassiona davvero poco».
Matteo Sau