Il caso l'avevano sollevato già due anni fa i residenti della zona, i proprietari degli appartamenti di via Raffa Garzia, via Is Guadazzonis e via Dexart, testimoni di incidenti e spettatori di episodi piuttosto rischiosi per passanti e automobilisti. Le transenne anti erosione e anti frane, piazzate a protezione del marciapiede e della strada all'altezza nella curva che corre verso via Vidal e viale Europa, ci sono dal 2014. Anzi, sono aumentate perché cresciuto è il costone calcareo che rischia di venir giù.
Ieri, insieme a un gruppo di residenti, anche i Riformatori hanno promosso un flash mob per chiedere all'amministrazione comunale un'accelerata sul progetto di messa in sicurezza della parete rocciosa instabile. Mentre il gruppo consiliare ha presentato un'interrogazione al sindaco e agli assessori competenti firmata da Raffaele Onnis e Giorgio Angius per conoscere quali programmi siano stati messi in atto per allontanare i rischi.
Paolo Erasmo è uno dei promotori della protesta. Le finestre della sua casa danno proprio sul punto critico del costone di Monte Urpinu. «Bisogna intervenire su due fronti: l'erosione e la viabilità. Qui si rischia davvero tanto e prima o poi ci scappa l'incidente grave perché in via Is Guadazzonis le auto sfrecciano veloci e si ritrovano davanti la strada ristretta dalle transenne». Dice il consigliere comunale Raffaele Onnis: «Dal 2004 stiamo chiedendo interventi definitivi». Alessandro Palomba ricorda anche gli altri punti ad alto rischio della città come piazza d'Armi-Viale Buoncammino. (a.pi.)