Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il crollo degli appalti pubblici

Fonte: L'Unione Sarda
30 gennaio 2017

Il valore complessivo delle gare messe a bando nel 2016 si è addirittura dimezzato

La Cna: mai così in basso negli ultimi 15 anni con -27% Doveva essere l'anno della ripresa invece il 2016 è stato il peggiore degli ultimi quindici per il mercato degli appalti in Sardegna. Per colpa di crisi e burocrazia, «ma anche per via del nuovo codice degli appalti», spiega Francesco Porcu, segretario regionale della Cna. Gli ultimi dati diffusi dal centro studi di Cna Sardegna scattano una fotografia impietosa: -27% il numero delle opere messe a gara (954 interventi), addirittura -53% il valore complessivo delle gare (478 milioni).
LA DISCESA La macchina pubblica regionale ha promosso in media meno di 60 gare al mese, contro le 110 del 2015 (la spesa mensile media è stata inferiore a 23 milioni, contro 80 dell'anno passato). Che cosa è successo? Il 19 aprile è entrato in vigore il nuovo codice degli appalti che ha riscritto le regole.
LE MODIFICHE Gli appalti non possono più essere affidati sulla base dei progetti definitivi, quelli che servono per ottenere i permessi a costruire. Ma solo sulla base dei progetti esecutivi, molto più avanzati, perché entrano nei dettagli. La modifica ha una logica, perché riduce il margine per quelle varianti che finiscono per allungare i tempi e far lievitare i costi. Il risultato è stato una diminuzione delle gare. La riduzione ha riguardato tutte le opere. I lavori di importo compreso tra 150mila euro e un milione (il 90% del totale) si sono ridotti del 31% rispetto al 2015. Sul fronte delle opere sopra i 15 milioni, se ne registrano appena 6 (-46%) e la spesa per queste è crollata del 72%. Solo alla fine dell'anno c'è stato qualche segnale di ripresa: a novembre le gare sono state 78, a dicembre 108. «È presto per parlare di inversione di tendenza», afferma Mauro Zanda, presidente di Cna costruzioni, «ma il blocco condizionato dalle novità normative può ritenersi superato». Resta «un'estrema fragilità del mercato», aggiunge Porcu, «che può essere risollevato con l'accelerazione della spesa pubblica».
LA REPLICA «La Regione aveva ipotizzato questo scenario già a marzo 2016», dice l'assessore ai lavori Pubblici, Paolo Maninchedda. «Dopo l'entrata in vigore del nuovo codice molti appalti ripartiranno quest'anno».
Mauro Madeddu