Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'Isola si illumina di rosa

Fonte: L'Unione Sarda
26 gennaio 2017

Ciclismo: dopo l'investimento per il Giro100, la Regione punta sulla bici

 

Prossimi passi: Giro di Sardegna e ritiri pro 

Carlo Alberto Melis

Il count-down è cominciato e il grande pignone coi denti a forma di nuraghe ha cominciato a ticchettare nell'Isola che si illumina di rosa. Novantanove giorni al Giro d'Italia e la febbre sale. La Regione Sardegna ha due milioni e mezzo (più Iva) di buoni motivi per non fermarsi alla semplice soddisfazione di ospitare la Grande Partenza di un'edizione storica - la numero 100 - della corsa ciclistica più importante d'Italia. Anzi, per dirla con l'assessore regionale al Turismo Francesco Morandi, regista di un'operazione che vede coinvolti comuni, aeroporti ma anche Cagliari calcio e Dinamo basket, «l'avvenimento sportivo più importante d'Italia».
IMPATTO MEDIATICO Impossibile contraddirlo, numeri alla mano: il ritorno d'immagine è assicurato da una copertura televisiva e mediatica imponente (192 Paesi collegati, 1400 giornalisti complessivamente presenti nelle tre settimane). Un'occasione unica anche per i quattro comuni sedi di tappa, Alghero, Olbia, Tortolì e Cagliari, ai quali la Regione garantirà un ulteriore contributo di almeno ventimila euro; in più, tra i due milioni di euro stanziati per progetti turistici («Sarà la stagione turistica più interessante degli ultimi dieci anni, da metà aprile a novembre»), si troverà il modo di sostenere pacchetti volti a portare nell'Isola i cicloturisti che vorranno percorrere le tappe sulle orme dei campioni del Giro d'Italia, Fabio Aru in testa.
CICLOTURISMO Per sullo sfondo c'è la volontà di fare della Sardegna «la patria del terismo attivo e sportivo, soprattutto del cicloturismo». Ecco perché Morandi apre al ritorno del Giro di Sardegna, come invocato proprio da Aru, il “Cavaliere dei 4 Mori”. E a chi dice che l'Isola non è in grado di competere con la Spagna per portare le grandi squadre pro ad allenarsi in inverno, risponde: «Le squadre vanno per mode, e la moda oggi è la Spagna. Ma abbiamo già contatti, in parte dovuti alla curiosità generata dal Giro. Vediamo come riusciremo a rispondere. Come la vela o il triathlon, presto porteremo anche il ciclismo a considerarci per i ritiri».
LA VOLATA Insomma, i corridori cominceranno a pedalare fra più di tre mesi, ma per la Sardegna il Giro d'Italia è già cominciato. Una volata di novantanove giorni (negli aeroporti sardi addobbati in chiave ciclistica ci sarà anche il count-down) per un Isola che di volate ne attende tre, ma che si strugge per uno scalatore: Aru.