Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via dei Falconi, il Tar annulla le concessioni: i palazzi sono abusivi?

Fonte: L'Unione Sarda
26 gennaio 2017

LA SENTENZA. Un terreno conteso

 

 

L'area era privata, dunque il Comune non poteva concederla per opere di urbanizzazioni indispensabili ai nuovi palazzi. È una sentenza destinata a causare una serie di pesanti effetti a cascata in via dei Falconi quella pronunciata dai giudici del Tar che hanno accolto il ricorso presentato da alcuni proprietari di un terreno situato alla fine della strada, all'angolo con via Astori. Nel 2006 il terreno era stato considerato pubblico e, come tale, concesso per urbanizzazioni necessarie ai nuovi fabbricati autorizzati. Accogliendo i ricorso, lunedì sera, il Tribunale amministrativo ha annullato le concessioni edilizie rilasciate a suo tempo, con l'effetto che ora alcuni palazzi possono essere ritenuti abusivi e si configurano pesanti ripercussioni anche sui contratti d'acquisto degli appartamenti.
A presentare il ricorso firmato dall'avvocato Enrico Salone sono stati Noemi e Marietta Cabuddu, Paolo Sanna, Paolo Cannas, Antonio Carta, Josefina Garcia, Marco Isola, Roberta Lodivici, Luigi Marcialis, Claudio Mocci, Claudia Mura e Paolo Veroni, tutti eredi dei vecchi proprietari del terreno conteso. A rappresentare in giudizio il Comune, invece, c'era il legale Genziana Farci, ma davanti al Tribunale si sono costituite anche le varie società immobiliari che hanno costruito gli edifici: Costruzioni Cocco e Puddu, Caria Costruzioni, Sarda Casa e Immobiliare Falconi, tutte difese dagli avvocati Massimo Massa e Marcello Vignolo.
Il punto cruciale del ricorso era basato sulla proprietà dell'area. Nelle carte catastali quello sterrato era indicato come «strada pubblica» del Comune ma, in realtà, - come dimostrato dai ricorrenti - si trattava di un'area privata. Il Tar ha dunque stabilito la «mancanza della prova dell'acquisto della proprietà dell'area in questione da parte del Comune di Cagliari». Da qui l'accoglimento del ricorso e, a cascata, l'annullamento delle concessioni edilizie che autorizzavano la costruzione dei nuovi palazzi. È certo il ricorso al Consiglio di Stato, così come le polemiche per i possibili effetti pesantissimi della sentenza. (fr. pi.)