Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stalteri, «il mio diario»

Fonte: L'Unione Sarda
20 gennaio 2017

MUSICA. Il pianista romano domani in concerto al Massimo

 

 

 

U n viaggio nel tempo per rivivere «i miei quarantadue anni di carriera». Il pianista, compositore e conduttore radiofonico Arturo Stalteri, romano, classe 1959, presenta così il concerto “The musical box-Il mio diario”, in programma domani alle 21 a Cagliari, al Massimo di Cagliari, per l'apertura della sedicesima edizione de Le Salon de Musique, rassegna diretta da Irma Toudjian che l'associazione culturale Suoni & Pause organizza ogni anno per creare momenti d'attenzione verso la musica, le arti visive e la letteratura.
Maestro Stalteri, bentornato.
«Ricordavo Cagliari un po' più calda! Scherzi a parte, torno sempre volentieri in Sardegna. La prima volta suonai a Posada, poi partecipai ai festival di Seneghe e dell'Argentiera. L'anno scorso al Salon de Musique ho presentato l'album “Préludes”, fu una bella serata».
Tanta acqua sotto i ponti dall'esordio datato 1975.
«Il primo disco lo firmai col gruppo rock progressivo Pierrot Lunaire, poi è stata la volta dei lavori da solista. Col tempo è cambiato il mio modo di scrivere, ho affinato la tecnica e ampliato l'orizzonte dei miei ascolti, da Debussy a Brian Eno, da Chopin a Philip Glass. Oggi amo definirmi musicista post minimalista romantico e “The musical box” è il mio personale diario di una carriera in musica. In più, potrebbe esserci un piccolo assaggio del mio prossimo progetto, ormai quasi ultimato».
In passato ha collaborato con mostri sacri delle sette note.
«Sono stato fortunato. Vado orgoglioso dei lavori con Rino Gaetano, Franco Battiato, Brian Eno e Philip Glass».
Lei è anche il conduttore di “Primo movimento”, su Radio 3
«Un divertimento, ma anche una responsabilità. Quando trovi la formula giusta, né troppo scanzonata né eccessivamente seria, realizzi quanto la radio sia ancora oggi un formidabile veicolo di divulgazione della musica classica. Mio padre Luigi era un giornalista televisivo. Da mia madre Raffaella, amante del pianoforte, ho imparato i primi accordi».
Fabio Marcello