Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La nuova sferzata dell'inverno

Fonte: L'Unione Sarda
17 gennaio 2017

L'allerta gelo sino a domani. A Cagliari la Caritas apre gli oratori per ospitare i senzatetto

 

Oggi neve pure in pianura, scuole chiuse in molti centri dell'Isola  

 


La terza ondata di freddo artico è anche la più rigida e quella destinata a durare più a lungo, almeno sino a domani. A partire da oggi gli esperti non escludono spruzzate di nevischio anche a bassissime quote, compreso il litorale tra Cagliari e Villasimius, mentre nelle cime più alte dell'Isola si prevede anche un metro e mezzo di neve. La Protezione civile ha tenuto alto l'allerta gelo sull'intera regione e vari sindaci (tra Nuorese, Sassarese e Gallura) hanno ordinato la chiusura delle scuole. In campo è scesa anche la Chiesa: a Cagliari alcuni sacerdoti lasceranno aperti gli oratori per ospitare i senzatetto.
LA CORRENTE ARTICA «Anche in pianura, nel Campidano, resteremo con le minime tra lo zero e i due gradi», assicura il maresciallo Andrea De Sario, ieri sera di turno all'Ufficio Meteo dell'Aeronautica militare nella base di Decimomannu. «Potremmo vedere la neve nel circondario di Cagliari, nei monti tra Settimo e Sinnai, così come l'abbiamo già avuta nei Sette Fratelli, a Burcei e sopra Dolianova. Non è escluso nevischio anche lungo la litoranea tra Quartu e Villasimius».
TEMPERATURE IN PICCHIATA L'ultimo impulso di correnti scandinave si farà sentire già nelle prime ore del mattino, con temperature che, nell'entroterra, potrebbero oscillare tra i -5 e i -2 gradi. «Lo zero termico scenderà da 750 metri a circa 400 metri sul livello del mare», prosegue il meteorologo, «portando la quota neve anche a due-trecento metri. Prevediamo nel giro di 24 ore, tra Gennargentu, Ogliastra e Baronia, anche 80 millimetri di precipitazioni, quasi tutte a carattere nevoso».
TEMPESTE DI NEVE Già ieri sul monte Limbara e nelle cime più alte del Gennargentu si è superato il metro e mezzo di neve. Oggi, nelle stesse zone, si potrebbero verificare delle vere e proprie tormente. Sull'altopiano di Campeda (dal km 137,900 al km 179,500 della Carlo Felice) vige l'obbligo delle catene o di montare tutti e quattro i pneumatici invernali, ma la prudenza è raccomandata un po' ovunque.
SCUOLE CHIUSE Sino a domani, a causa dell'ondata di gelo, resteranno chiuse le scuole a Tempio, Aggius, Bortigiadas, Bono, Bultei, Villanova Monteleone, Nughedu San Nicolò, mentre per oggi i bambini resteranno a casa anche a Buddusò e in diversi altri centri del Sassarese e del Nuorese. «Ci saranno precipitazioni a carattere nevoso a partire dai 200 metri», fanno sapere per oggi dall'Arpas, «le temperature saranno in diminuzione in entrambi i valori». Domani la situazione resterà pressoché analoga, con nevicate dai 300 metri.
SENZATETTO La Caritas di Cagliari ha messo a disposizione 50 posti letto per aiutare i senzatetto o chi vive in abitazioni non riscaldate: venti persone saranno ospitate nella parrocchia di Sant'Eulalia, mentre altri posti (solo donne, visto che l'assistenza è affidata alle suore) sono stati ricavati nella residenza dell'arcivescovo Arrigo Miglio. Attiva l'Unità di strada dei Servizi sociali cagliaritani che - già dalla nottata di ieri - distribuisce ai poveri coperte e abbigliamento pesante, cibo e bevande calde. Altri posti letto sono disponibili al Centro Giovanni Paolo II, mentre per le emergenze sono attivi i numeri del pronto intervento: 340/5272921 (fino alle ore 23) e 070533533 (la centrale della Polizia Municipale che risponde 24 ore su 24).
VENTI DI BURRASCA A preoccupare non sono solo le temperature rigide sotto zero previste pressoché in tutta la Sardegna, ma anche i venti che - tra la Gallura e le Bocche di Bonifacio - potrebbero sfiorare i 100 chilometri orari con raffiche di burrasca. L'Anas ha messo in campo 140 uomini e 17 mezzi spazzaneve e spandi-sale per garantire la viabilità sua sulla Carlo Felice che sulle statali 128 bis Centrale sarda, 389 di Buddusò e Correboi, 198 di Seui e Lanusei, 292 Nord Occidentale sarda, 387 del Gerrei, 442 di Laconi e Uras e 295 di Aritzo.
Francesco Pinna