Rassegna Stampa

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Addio a Giulio Angioni, antropologo e scrittore protagonista della “Nuova letteratura sarda”

Fonte: web Vistanet Cagliari
13 gennaio 2017

Addio a Giulio Angioni, antropologo e scrittore protagonista della “Nuova letteratura sarda”



È morto questa mattina a Cagliari Giulio Angioni. Antropologo, intellettuale, scrittore e poeta, nato a Guasila nel 1939, era affetto da tempo da una grave malattia.

Studioso di fama internazionale Angioni, allievo di Ernesto De Martino e Alberto Mario Cirese, da tanti anni era docente di antropologia culturale all'Università degli studi di Cagliari. Fondamentali le sue ricerche sulla civiltà contadina della Sardegna, affrontate nei libri "Rapporti di produzione e cultura subalterna. Contadini in Sardegna", "Sa laurera. Il lavoro contadino in Sardegna" e "I pascoli erranti: antropologia del pastore in Sardegna", ma anche i suoi saggi teorici "Il sapere della mano: saggi di antropologia del lavoro" e "Fare, dire, sentire: l'identico e il diverso nelle culture".

Ma Angioni era soprattutto e prima di tutto un grande narratore e poeta. Insieme a Sergio Atzeni è considerato l'iniziatore della letteratura sarda contemporanea e della corrente chiamata "Nuova letteratura sarda". Il suo esordio nel 1978 con una raccolta di racconti "A fogu aintru/A fuoco dentro". Poi i romanzi: "Le fiamme di Toledo", "Assandira", "Doppio cielo", "Il sale sulla Ferita" e "L'oro di Fraus". L'ultimo, “Sulla faccia della Terra”, edito da Feltrinelli-Maestrale nel 2015, ha vinto il premio il libro del mese del programma radiofonico di Radio Tre "Fahrenheit". Nei suoi ultimi anni Angioni si è cimentato con la poesia con due raccolte, Tempus e Oremari. Sua anche l'idea di fondare il Festival del libro di Gavoi “L'isola delle storie”.