L'assessore ai Lavori pubblici: sì ai tapis roulant nei mercati di San Benedetto e via Quirra
La sua impronta impressa all'assessorato che guida da sei mesi è una postilla: «Chi vince le gare d'appalto sappia che dovrà lavorare, se necessario, il sabato e la domenica e nei festivi 24 ore al giorno». Gianni Chessa, 55 anni, segretario cittadino del Psd'Az, interpreta il ruolo di assessore ai Lavori pubblici con piglio decisionista. «Sono un assessore da cantiere», dice, alludendo alla sua presenza continua nei luoghi di lavoro. «Per seguire gli interventi servono conoscenza delle regole ma anche senso pratico».
MERCATI Reduce da un giro nei cantieri cittadini («tanti, piccoli e grandi»), annuncia una novità che riguarderà i mercati di piazza San Benedetto e via Quirra: «Sto per far progettare la realizzazione di tapis roulant , più pratici e meno pericolosi, specie per gli anziani, rispetto alle scale mobili, che continueranno a funzionare». I nuovi impianti avranno la copertura trasparente e saranno sistemati accanto alle scale esistenti: «Abbiamo già fatto sopralluoghi e verifiche. Saranno meno inclinati delle scale e contiamo di inaugurali entro il 2017». Il mercato di via Quirra attende un ulteriore intervento di restauro dopo quello disposto dall'amministrazione che ha portato, prima di Natale, alla sistemazione delle scale mobili e dell'ascensore. «Il ritardo accumulato per rimettere in sesto gli impianti», spiega Chessa, «è dipeso da una mia scelta. Mi sono preso la responsabilità di far bloccare i lavori per avere ulteriori preventivi. Scelta che ha portato a un risparmio di 6 mila euro su un preventivo iniziale di 9 mila euro. Ritardo che ho concordato con gli operatori del centro commerciale ricevuti in assessorato». Per infissi, impianto di illuminazione e altri interventi, il Comune ha previsto per il mercato una spesa ulteriore di 750 mila euro.
LE OPERE Entro il 31 dicembre scorso l'assessorato ai Lavori pubblici ha licenziato la parte burocratica di una serie di appalti e progetti. «Sta cambiando la tendenza», osserva Chessa. «In tutti i nostri cantieri ho imposto nuove regole. Le ditte sanno che devono accorciare i tempi dei lavori e, per riuscirci, devono essere disposte a lavorare se necessario anche di notte». Accelerare, altro obiettivo dell'assessorato. «Ho ereditato decine di cantieri per una spesa di 280 milioni. E portare a termine questa mole di lavoro avviata dalla prima amministrazione guidata dal sindaco Massimo Zedda è un impegno notevole. Cerco di farlo sapendo di contare sul sostegno determinante degli uffici». Per accorciare i tempi l'assessore visita spesso i cantieri. Come quello di piazza Garibaldi. «Abbiamo superato la fase più difficile dei sottoservizi e completato la parte carrabile. Finito anche il marciapiede. Il ritmo dell'intervento però è spedito e rispetteremo i tempi stabiliti. Entro febbraio la piazza sarà finita».
SAN MICHELE Finita anche piazza Gramsci. «Mancano le luci e gli arredi, poi l'opera sarà davvero completata». Qualche correzione in programma in piazza Medaglia Miracolosa: «Sarà una piazza moderna, diversa. Stiamo affrontando il problema del muro, che è impattante. C'è un ragionamento in corso tra Comune e Curia per capire come definire il capitolo degli arredi».
MULINU BECCIU Tra i vari progetti in avvio ci sono il secondo lotto di opere negli impianti sportivi di via Crespellani. «La ditta sta per firmare il contratto». Previsto il campo di calcio con il fondo sintetico. «L'opera, che ho fatto finanziare, costerà un milione e mezzo di euro». Al decollo una serie di interventi di messa in sicurezza delle scuole («spesa di un milione e 200 mila euro in cinque appalti»), compresi i lavori straordinari («via l'amianto e nuovi infissi e coperture») nell'edificio di via Foscolo.
SANT'ELIA Il campo del vecchio borgo di Sant'Elia sarà ampliato e avrà il campo sintetico. «Abbiamo firmato il mutuo. Ci sarà un secondo passaggio in Aula per l'approvazione poi via ai lavori. Si tratta di una vittoria del sindaco Zedda e mia personale: manteniamo una promessa fatta al quartiere».
Pietro Picciau