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Agenzia Lavoro, Agus di Sel sotto accusa: "Non pensa ai disoccupati"

Fonte: web Castedduonline.it
9 gennaio 2017

Agenzia Lavoro, Agus di Sel sotto accusa: "Non pensa ai disoccupati"
Clamorosa resa dei conti all'Agenzia regionale di Lavoro. Il direttore Temussi attacca frontalmente Sel: "L’onorevole Agus non può permettersi di parlare di scelte personalistiche, dettate da logiche arbitrarie, né di soprusi e vessazioni: gli unici vessati sono stati i disoccupati che hanno subito livelli di servizio inadeguati per anni. Nessun ente della Regione ha mai condiviso i processi decisionali interni quanto abbiamo fatto noi in questi mesi"

 


Agenzia Lavoro, Agus di Sel sotto accusa: "Non pensa ai disoccupati"
«Le parole dell’onorevole Francesco Agus sono gravi e inaccettabili», il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi rispedisce così al mittente le accuse in merito alle prime assegnazioni delle sedi dei trecento dipendenti dell’Agenzia sarda per le politiche attive per il lavoro che hanno appena firmato i contratti a tempo indeterminato dopo anni di precariato.

«In queste settimane è in atto un enorme processo di trasformazione dell’Agenzia, come mai finora era accaduto nel sistema Regione, con la più grande procedura di superamento del precariato portata a termine dopo quella dell’Ente Foreste», prosegue Temussi, «la valutazione delle reali esigenze territoriali nei centri per l’impiego sparsi su tutto il territorio regionale è stata fatta, in modo serio e con criteri di omogeneità, ma soprattutto coinvolgendo in ogni passo le rappresentanze sindacali».

«Non c’è stato alcun trasferimento, si tratta di nuovi contratti, a tempo indeterminato, e di prime assegnazioni delle sedi, secondo una logica di riorganizzazione dei servizi in base all’applicazione dei livelli essenziali di prestazioni che evidentemente non tutti conoscono: le scelte e le logiche del passato hanno portato a grandi difformità e disparità di trattamento nei servizi ai disoccupati, ora abbiamo messo mano a questa situazione razionalizzando i bisogni dei territori seguendo un solo principio guida: il soddisfacimento delle reali necessità delle migliaia di disoccupati sardi che ogni giorno si rivolgono ai nostri centri».

«Attualmente ci sono sedi, come per esempio la città  di Olbia, che hanno lo stesso bacino di utenza dell’intera Provincia  di Oristano, ma con un terzo dei dipendenti », spiega il direttore, «o come il caso di Ales, in cui lavorano dipendenti  nello stesso numero di Carbonia che ha un utenza 810% più elevata ».

«L’onorevole Agus non può permettersi di parlare di scelte personalistiche, dettate da logiche arbitrarie, né di soprusi e vessazioni: gli unici vessati sono stati i disoccupati che hanno subito livelli di servizio inadeguati per anni. Nessun ente della Regione ha mai condiviso i processi decisionali interni quanto abbiamo fatto noi in questi mesi, convocando i rappresentanti sindacali anche tre volte al mese al tavolo di confronto, esistono verbali di decine di pagine a dimostrarlo e tutti presi all’unanimità», prosegue Temussi e aggiunge che «sono già previsti, come più volte sottolineato ai sindacati, dei correttivi che terranno conto di esigenze particolari, delle normative sull’accompagnamento ai disabili e di carichi familiari».

Per il manager «ai disoccupati sardi devono essere garantiti livelli di servizio uniformi ed efficienti, rivoluzionando totalmente l’approccio sbagliato e le logiche provinciali esistenti fino ad ora». «È su questo che sarebbe servita in passato  la vigilanza del Consiglio regionale, tanto sbandierata dall’onorevole Agus, che dovrebbe semmai verificare e garantire che i servizi offerti agli utenti dei centri siano puntuali, efficienti e personalizzati così come prevede la legge 9 istitutiva dell’Aspal, approvata all’unanimità da tutte le forze politiche», precisa il direttore.