Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ex Manifattura, a maggio si parte

Fonte: L'Unione Sarda
29 dicembre 2016

L'assessore Paci ha illustrato il piano di attività: «Sarà un progetto innovativo a livello europeo»

 

 

 

La “fabbrica della creatività” ospiterà imprese culturali e start up 

 

 

Due grandi spazi per le imprese culturali, altrettanti che dovranno dividersi le imprese culturali e quelle innovative: è la “fabbrica della creatività” che, da maggio, aprirà i battenti all'ex Manifattura tabacchi. Ad annunciarlo è Raffaele Paci: l'assessore regionale alla Programmazione ha illustrato la delibera che, il 23 dicembre, ha approvato il “piano di attività” dello spazio. Un atto che contiene anche un cronoprogramma: entro i primi cinque mesi del 2017 dovranno essere, dopo l'ottenimento dell'agibilità, predisposti i bandi per l'assegnazione dei lotti (compreso quello destinato alla ristorazione), individuato il manager culturale e affidati gli spazi ai prescelti. «Sarà un progetto innovativo a livello europeo», garantisce l'assessore.
LA FILOSOFIA Un luogo nel quale la cultura e l'arte incontreranno l'innovazione tecnologica. Ed è stata proprio la presenza delle star up ad avere creato polemiche quando la Regione decise di affidare la gestione della struttura a Sardegna ricerche. Era stato paventato il rischio che l'ex Manifattura potesse diventare solo un incubatore di imprese e non luogo destinato alla cultura. Nel “piano di attività”, invece, almeno due grandi lotti sono destinati alle imprese culturali. A cifre, tutto sommato, vantaggiose: gli spazi, per le attività a medio e lungo termine, costeranno sei euro al mese a metro quadro. Tenuto conto del fatto che si parla di lotti particolarmente grandi (uno è da 247 metri quadri, l'altro da 325), gli assegnatari potranno anche dividerli. Anche le start up pagheranno le stesse cifre. Solo che le imprese culturali, almeno nel primo anno, saranno aiutate con 500 mila euro per l'allestimento e altri 500 mila per animazione.
LA SITUAZIONE E sarà anche pubblicato un bando per la ricerca di un manager culturale, una figura chiamata a gestire la programmazione integrata e la contaminazione in ambito artistico-culturale. È la fase iniziale della “fabbrica della creatività” che, per i primi tre anni, sarà gestita da Sardegna ricerche. Poi, sarà fatto un bando europeo per l'assegnazione di tutto lo spazio. D'altronde, non è possibile finanziare in eterno con denaro pubblico uno spazio che costa un milione di euro l'anno. Ma, nel frattempo, inizieranno (o continueranno) a operare sia gli spazi per le attività a lungo e medio termine (sino a sei anni) che quelli per le attività temporanee: in questo caso, il costo giornaliero è tra i 100 e i 450 euro (a seconda delle dimensioni dello spazio). Sia l'affitto temporaneo che quello a lungo termine include le spese per l'energia elettrica, la banda larga e la guardiania.
IL FUTURO Nella delibera del 23 dicembre sono stati stanziati anche 5 milioni di euro per ulteriori interventi: in particolare, si punta a valorizzare il piccolo parco archeologico, l'ingresso da via Lanusei e il recupero dell'ex cinema Due Palme. «Un lavoro, come quello che interessa l'intera struttura», puntualizza Paci per chiudere le polemiche del passato, «fatto di comune accordo con il Comune e, in particolare, con il sindaco Massimo Zedda».
LE REAZIONI «Finalmente siamo stati ascoltati», sospira l'attrice Tiziana Troja delle Lucidosottile, una delle animatrici della “rivolta” dello scorso novembre, quando fu assegnata la gestione a Sardegna ricerche. «Per noi è un'ottima notizia anche perché sappiamo che, prima o poi, dovremo lasciare l'ex Artistico». La novità deve essere ancora metabolizzata. «Ma, intanto, posso dire che il bando è interessante». Le Lucidosottile, insieme, probabilmente, ad altre realtà teatrali, parteciperanno al bando. «È bastato che cambiassero gli interlocutori dell'assessore per arrivare a una soluzione positiva».
I DUBBI Meno entusiasta è Enrica Anedda di Cinemecum. «Mi fa piacere che, finalmente, l'ex Manifattura venga riaperta», esordisce. Ma, poi, mostra le sue perplessità. «Francamente, la presenza di Sardegna ricerche non mi piace, non mi convince. Perché deve essere gestito da questa organizzazione?». Lei, nei giorni scorsi, è stata nella struttura di viale Regina Margherita. «E ho avuto modo di vedere che le sale non sono, come invece dovrebbero essere, innotive, comode e adeguate alle diverse esigenze. Faccio un esempio: se voglio portare Tornatore, non posso farlo perché non c'è una sala all'altezza, comoda e dotata di tutta la strumentazione necessaria».
Marcello Cocco