Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Una postazione salvavita nel centro commerciale

Fonte: L'Unione Sarda
19 dicembre 2016

QUARTIERE DEL SOLE.

Due associazioni installano un defibrillatore

 

È lì, color verde pisello, chiuso sottovetro, in una teca gialla, con la misteriosa sigla Aed stampata sopra: a vederlo, niente di che. Invece il defibrillatore semiautomatico esterno (questo significa, in inglese, la sigla) installato ieri mattina nel centro commerciale Le Terrazze, in via del Pozzetto, è lì per uno scopo preciso e ambizioso: salvare vite. «Dopo dieci minuti da un arresto cardiaco si va in anossia e il cervello subisce danni irreversibili», spiega Michele Golino. Avere un defibrillatore a portata di mano, in questi casi, fa la differenza tra la vita e la morte. «Il nostro obiettivo è evitare decessi che possono essere evitati».
PRIMO PASSO Le due associazioni che «da private, col decisivo contributo della Fondazione di Sardegna», hanno promosso l'iniziativa, Atuamentu e Sea (Sardinian emergency association), hanno dato vita a un progetto che si chiama Quartiere del Cuore: in un cassetta si raccolgono offerte. «Questo è il primo passo», annuncia Golino, che per conto della Sea organizza corsi per formare volontari capaci di usare un defibrillatore. Lo scopo è fare «un'area cardioprotetta» la zona Quartiere del Sole-La Palma-Poetto-San Bartolomeo, presidiando con postazioni salvavita dotate di defibrillatori semiautomatici le zone più frequentate.
L'ASSESSORE L'assessore alle Politiche sociali e alla Salute, Ferdinando Secchi, ha benedetto il progetto. Le associazioni vorrebbero, con l'aiuto del Comune, estendere il progetto a tutta la città, «magari installando un apparecchio in ogni farmacia».
COME SI USA Il dispositivo di via del Pozzetto, la cui teca è allarmata (se si prova ad aprirla si attiva un avvisatore acustico e i responsabili del macchinario ricevono subito un messaggio sullo smartphone) sarà a disposizione della popolazione 24 ore su 24. In che modo va utilizzato? Semplice. Se ci si trova nel centro commerciale e qualcuno va in crisi cardiaca si chiama il 118 e si comunica di essere in prossimità di un defibrillatore automatico: gli operatori guideranno telefonicamente i soccorsi. Certo l'idale sarebbe che ad accorgersi in tempo dell'emergenza fosse uno dei tanti volontari, «circa quattrocento», che la Sea ha istruito sull'utilizzo del macchinario.
FORMAZIONE Michele Golino è un figlio d'arte: suo padre, Piero, è stato a lungo il coordinatore del servizio 118 per le province di Cagliari e Oristano ed è il fondatore di Sea. Il lavoro non manca: di recente, un decreto che porta la firma del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, li ha resi obbligatori nelle palestre. (m. n.)