Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rifiuti, 40 mila evasori in 3 anni

Fonte: L'Unione Sarda
16 dicembre 2016

COMUNE. Chi non si mette in regola riceverà una cartella esattoriale con gli interessi di mora

 

 

Ecco il sollecito di pagamento per Tares e Tari dal 2013 al 2015 

 

 

Arrivano le lettere del Comune: caro cittadino, paga la tassa sui rifiuti . Gli elenchi sono pronti, le raccomandate anche. E stanno per essere spedite. Le riceveranno 12.934 cagliaritani morosi che per il 2013 non hanno versato niente, o lo hanno fatto solo per una minima parte, per il tributo che allora si chiamava Tares. Ma anche i 13.542 che non hanno onorato la Tari del 2014 e i 13.650 che non hanno pagato in tutto o in gran parte la tassa del 2015.
Solleciti, per ora, che permettono di mettersi in regola prima che scatti l'iscrizione a ruolo. Un procedimento che si trasformerebbe un invito, anche se perentorio, in cartella di Equitalia con interessi di mora e cifre da sborsare che lievitano.
I provvedimenti adottati per stanare i morosi sono stati firmati nei giorni scorsi dalla dirigente del servizio Tributi del Comune, Francesca Brundu. Gli uffici hanno effettuato controlli sugli arretrati e sono venuti fuori i dati, trasferiti in “liste di carico”. Ossia gli elenchi dei nominativi «dei contribuenti a debito dell'intero ammontare o che hanno pagato solo una minima parte di quanto dovuto», come scritto nelle determinazioni.
Una stangata - necessaria perché stana anche molti furbetti - che va anche a colmare un buco nelle casse del Comune: l'ammanco è plurimilionario. Su oltre 72 mila utenze complessive sembra crescere il numero di coloro che provano a non pagare. «E l'entrata di liquidità», spiega il presidente della commissione comunale Bilancio, Davide Carta, «consentirà di avere un po' di respiro nella gestione delle risorse comunali». L'esponente democratico sottolinea che le lettere in arrivo non possono e non devono essere viste come vessatorie: «Sono somme dovute al Comune. Inoltre bisogna rimarcare che prima dell'iscrizione a ruolo, con tutte le conseguenze, si è deciso di inviare due solleciti: si sa che non tutti sono evasori e che tanti quei soldi proprio non sono stati in grado di versarli a causa della crisi. È previsto anche un pagamento a rate». Carta aggiunge anche un altro dato che dà l'idea della complessità del settore. Per il calcolo della Tari i cittadini devono autocertificare la metratura della casa. E i conti spesso non tornano con le mappe catastali. Il servizio Tributi ha eseguito anche questo controllo: «Le presunte irregolarità sono risultate 1.419. Di queste, dopo una ulteriore verifica, 774 sono state confermate e gli avvisi sono già stati recapitati», afferma il consigliere. La somma da recuperare, in questo caso, è di un milione e 311 mila euro. Ma in mezzo ci sono anche dichiarazioni sballate «di enti come Provincia, Ersu e Camera di commercio». Con errori che arrivano anche a tremila metri quadri.
Guarda la notifica degli avvisi con un occhio diverso Stefano Schirru (Forza Italia): «Siamo tutti d'accordo, le tasse devono essere pagate. Ma», obietta, «per quale servizio viene richiesto l'esborso ai cittadini? Cagliari è la città italiana dove la Tari è più alta. E i cassonetti sono sporchi, il ritiro non è regolare, le strade non vengono pulite». Non solo, prosegue il consigliere forzista: «Prima dell'era Zedda era stato costituito un gruppo di vigilanza ambientale e veniva sanzionato chi non rispettava le regole. È stato soppresso e i vigili urbani non sono in numero sufficiente per dedicarsi anche a controllare i rifiuti e la regolarità nel conferimento». Alle somme bada anche Piergiorgio Piu, segretario generale di Cagliari del sindacato Ugl: «A ottobre ho scritto al sindaco per chiedere un incontro sul peso della Tari. In città un utente che nel 2006 pagava poco più d 200 euro per cento metri quadri e una famiglia di tre persone, adesso ne paga 491. La stessa persona, a Pula, spende come dieci anni fa. È inaccettabile».
Enrico Fresu