Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Cinquemila pratiche arretrate»

Fonte: L'Unione Sarda
7 dicembre 2016

CONSIGLIO. Relazione e dibattito sul Servizio edilizia privata. La minoranza: «Un disastro»

Ghirra: apriremo un Osservatorio e un cantiere del condono 

Oltre cinquemila pratiche (5450) aspettano di essere istruite dal Servizio di edilizia privata. «Un disastro», per i consiglieri dell'opposizione intervenuti ieri nel dibattito in Aula seguito alle comunicazioni fatte dall'assessora all'Urbanistica Francesca Ghirra. A sollecitare la relazione dell'esponente della Giunta di centrosinistra guidata da Massimo Zedda un ordine del giorno del Consiglio, che dettava i punti-guida sui quali Ghirra si è soffermata: lo stato delle pratiche giacenti (con riferimento anche ai trend degli ultimi anni), una valutazione della durata media dei differenti iter autorizzativi, lo stato di avanzamento dell'informatizzazione del Servizio, la definizione di linee guida per i diversi iter amministrativi.
L'UFFICIO La relazione di Francesca Ghirra è stata dettagliata, riferita alle pratiche giunte negli uffici di via Sauro entro il 31 ottobre. «Il servizio gestisce il rilascio di permessi, certificati di destinazione d'uso, agibilità, condoni edilizi, dà pareri, fa studi di compatibilità, svolge attività contro l'abusivismo». L'apertura del front office passo «fondamentale per rivedere il rapporto tra utenza e uffici e fornire informazioni sullo stato delle pratiche».
IL PERIODO Le pratiche, ha spiegato l'assessora, sono state divise in due categorie: «Soggette a provvedimento e all'autocertificazione». Il periodo analizzato è quello tra il 2013 e l'ottobre 2016. «Nel 2013 il totale delle pratiche giacenti era di 703 soggette a provvedimento, e di queste 463 non erano state definite. In autocertificazione, su un totale di 4159 pratiche, ne rimanevano indefinite solo 6». Situazioni non molto diverse nel 2015: 463 pratiche presentate, di cui 176 definite e 287 non definite». In autocertificazione: «Presentate 3275 pratiche. Per il 2016 il dato è parziale: 393 pratiche presentate, 110 definite e 283 da definire. In autocertificazione sono state 3266, di cui 174 non definite».
IL CANTIERE In aumento le richieste di frazionamento, favorite dalle nuove norme edilizie. Condoni edilizi: «Erano 8800 prima del 2013». Il cantiere del condono del 2014 («con 18 figure tecniche assunte per 18 mesi») ha smaltito un buon numero di pratiche. «Ne sono rimaste 7400 da istruire, affidate alla gestione dell'Ati, l'Associazione temporanea di imprese che ha vinto l'appalto». La situazione al momento: «Il Servizio ha 5450 pratiche da istruire e 7929 da rilasciare».
Pratiche, ha riconosciuto l'assessore «che aspettano anni per essere istruite». Le soluzioni: «Proprio oggi abbiamo deliberato in Giunta di istituire l'Osservatorio dell'edilizia, anche per venire incontro alla Rete delle professioni tecniche. Puntiamo anche a definire quanto prima linee guide uniche per i tecnici». Altro obiettivo, snellire le procedure per giungere alla costituzione di «un archivio digitale». Come smaltire l'arretrato? Ghirra: «Abbiamo messo in campo 450 mila euro per un cantiere per il condono. Durerà 24 mesi e, grazie anche a una nuova piattaforma digitale, abbatterà in parte l'arretrato. Nel servizio ci sono numerose zone critiche, ma stiamo facendo passi avanti per superarle».
IL DIBATTITO Le critiche dell'opposizione sono state rappresentate da Stefano Schirru («I cittadini sono stanchi di aspettare anni prima che venga riconosciuto un loro diritto, e dall'assessora mi sarei aspettato diverse soluzioni, non solo quelle della digitalizzazione»), Alessio Mereu, Piergiorgio Massidda, Antonello Floris («le mie sono critiche costruttive»), Alessandro Sorgia, Giorgio Angius. Apprezzamento corale per la relazione dell'assessore dai banchi della maggioranza, da Davide Carta a Matteo Lecis Cocco Ortu, da Alessio Alias a Roberto Tramaloni.
Dopo l'approvazione in Commissione, via libera anche dell'Aula alla delibera per l'eliminazione dei vincoli e per la cessione in proprietà degli alloggi popolari già concessi in diritto di superficie. Ora vendere la propria casa sarà più facile.
Pietro Picciau