Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Gaetano Mura è nell'Oceano Indiano

Fonte: L'Unione Sarda
5 dicembre 2016

VELA. Ieri alle 18.28 il navigatore di Cala Gonone ha doppiato il Capo di Buona Speranza

 

Nuovi orizzonti, sulla prua di Italia. Da poche ore, il Class 40 e il suo condottiero Gaetano Mura sono in Oceano Indiano, secondo scenario del Solo Round the Globe Record. Il tanto sospirato passaggio del Capo di Buona Speranza, ieri alle 18.28 ora italiana, apre un altro capitolo della circumnavigazione del globo e lascia alle spalle giorni di gioie e dolori, per il navigatore di Cala Gonone, che si è tolto la soddisfazione di percorrere ben 255 miglia in 24 ore, con dieci nodi di velocità media e punte di oltre il doppio.
LA BATTAGLIA Un banco di prova serio, in preparazione ai “40 ruggenti”, uno dei passaggi più temuti dai velisti per la violenza dei venti, liberi dalla terraferma per soffiare senza ostacoli, ruggendo appunto tra sartie e vele. «Sono stati fedeli alla loro reputazione, ma non ci siamo fatti trovare impreparati all'arrivo di questa depressione, quando è arrivata sia io che Italia avevamo già la visiera dell'elmo calata sul viso e lo scudo nella mano», ha scritto Mura nel suo ultimo aggiornamento da bordo, «il vento ha rinforzato subito con un'onda all'inizio maneggevole, poi ha cominciato a gonfiarsi spinta da 40 nodi di vento fissi, con raffiche a 45. Abbiamo stretto i denti, ridotto la randa, con groppi che scrosciavano acqua a secchiate e rinforzi sino a 55 nodi. Dopo quasi tre ore così, ho spostato i pesi sottocoperta, slegato i sacchi di vele sul ponte e finalmente strambato».
CARASAU E MIELE Dopo, su e giù dalle onde con botte e scricchiolii sullo scafo. Un passaggio che ha messo fuori gioco alcuni dei partecipanti al Vendée Globe, incrociati sulla rotta, e lasciato stremato il navigatore di Cala Gonone, ma con forze sufficienti per mettersi al fornello, abbrustolire del formaggio su sfoglie di pane carasau, e velarlo di miele. Cambusa sarda anche ieri sera, per festeggiare l'ingresso nell'Oceano Indiano. «Abbiamo brindato con una bottiglia importante, tra le sette conservate per le grandi occasioni, un vino rigorosamente sardo», ha precisato Mura.
Clara Mulas