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Povertà in Sardegna, sempre più persone si rivolgono alla Caritas

Fonte: web SardegnaOggi.it
2 dicembre 2016

Povertà in Sardegna, sempre più persone si rivolgono alla Caritas

Povertà in Sardegna, sempre più persone si rivolgono alla Caritas
In aumento le persone in grave difficoltà economica che si rivolgono alla Caritas. Lo dicono i dati elaborati dalla Caritas nel Report su povertà ed esclusione sociale in Sardegna 2016. Le contromisure della Regione: presto il reddito di cittadinanza.



La povertà in Sardegna tende ad aumentare. A fronte di una povertà relativa delle famiglie che nel 2015 si attestava al 14,9%, rispetto al 15,1% del 2014 per un totale di 107.400 famiglie (dati Istat), la Caritas registra un aumento delle richieste di aiuto. L'anno scorso 7.867 persone si sono rivolte ai 50 centri di ascolto dislocati in 32 comuni sardi, ma nel 2016 si stima che si possa arrivare a 9-10 mila.

"Siamo molto attenti al tema delle povertà, destinando risorse ma soprattutto badando a ottenere risultati". Così il presidente Francesco Pigliaru, nel suo saluto alla presentazione, ieri a Cagliari, del "Report su povertà ed esclusione sociale in Sardegna 2016" curato dalla Caritas.

"Usciamo lentamente da una profonda crisi internazionale - ha aggiunto Pigliaru -. Globalizzazione e tecnologia stanno cambiando lo scenario dell'occupazione, facendo perdere posti di lavoro o sostituendo le professioni attuali con altre. In questo cambiamento, che anche la Sardegna si trova ad affrontare, sappiamo di dover intervenire tenendo conto delle povertà presenti e di quelle future. Per questo - ha aggiunto il Presidente della Regione - non dimentichiamo i destini individuali, consapevoli che bisogna pensare per esempio a chi è stato sfortunato e non ha più un'età per reinventarsi. Va in questa direzione il Reddito di Inclusione Sociale, fortemente voluto dalla nostra maggioranza. Ma è necessario - ha concluso Francesco Pigliaru - tener conto della povertà del futuro e spezzare la catena che rischia di trasmettere la povertà dalle famiglie ai loro figli: vogliamo che l'ascensore sociale funzioni e per riuscirsi bisogna passare attraverso l'istruzione. In questo senso il progetto Iscol@ è un nostro grande investimento sulle povertà".