Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Appuntamenti con la grande musica al Teatro comunale e a San Sepolcro

Fonte: La Nuova Sardegna
4 maggio 2009

VENERDÌ, 01 MAGGIO 2009

Pagina 37 - Cultura e Spettacoli

GLI EVENTI COLLATERALI






WALTER PORCEDDA

CAGLIARI. Di grande interesse e imperdibili i due appuntamenti di Echi Lontani previsti per oggi e domani, come Feste musicali per Sant’Efisio. Oggi, alle 21 all’Auditorium comunale con lo spettacolo di Danzar Cortese in costumi d’epoca e domani a San Sepolcro, con l’omaggio a Händel nel 250º della morte. Il primo è battezzato «In... Canto Barocco. Venezia alla Corte del re Sole». Domani invece nella chiesa del Santo Sepolcro (alle 20,30) il concerto «Soli Deo gloria». Interpreti: la grande soprano Nadia Caristi (foto) e l’organista Vittorio Zanon.
Ma i suoni e le atmosfere della Londra cortigiana tra la fine del Cinquecento e Seicento hanno risuonato, come per magia, dentro l’austera cornice della Cripta di San Domenico, nei giorni scorsi alla inaugurazione della rassegna di «Echi lontani», come sempre ricca di appuntamenti ricercati e raffinati. Così come lo era la musica di grande impatto emotivo presentata dal Consort Veneto, diretto dal flautista Gianpaolo Capuzzo, uno dei migliori ensemble, specializzato in questo genere musicale. Musica eseguita con strumenti originali d’epoca o copie rigorose di valenti artigiani che, grazie anche alle notevoli qualità degli esecutori - dalla splendida voce del soprano Eugenia Correri al clavicembalista Marco Vincenzi al virtuoso liutista Pier Luigi Polato e lo stesso Capuzzo ai flauti - ha riscaldato l’ampia sala gremita in ogni ordine di posti, catapultando gli ascoltatori in una diversa e lontana dimensione temporale. Quella delle opere sia del sommo Bardo di Strafford upon Avon che quelli del grande Ben Jonson. Suoni per danze e canti, prevalentemente del compositore inglese John Dowland (liutista alla corte di Cristiano IV di Danimarca prima e poi presso la corte londinese), destitai al «masque», il teatro musicale dell’epoca. Deliziose e ricercate armonie che svelavano in filigrana le lontane ascendenze al madrigale come ai modelli di ispirazione italiana e francese. Splendide canzoni e delicatissime musiche, intrise di una romantica vena dal sapore nostalgica, a tratti quasi intimista. Seme e cuore di molta della musica elisabettiana che verrà. E che, nel solco della musica popolare, anche di tempi recenti, risuona ed echeggia ancora in struggenti e melanconiche ballads. Uno straordinario viaggio da «Lord’s Strang’s March» a «Flow my tears», da «O dear life, when shall it be?» a «In Darkness let me dwell» di Dowland a «Bataille» di Nicolas Vallet e «Daphne» di John Playford.
Sant’Efisio è anche il filo conduttore della mostra «Goccius» (libreria Mieleamaro, via Manno) con le designer Annalisa Cocco e Roberta Morittu che propongono una selezione di tappeti, cesti e tessuti legati in maniera indissolubile alla Festa religiosa ma anche pagana del Primo Maggio.