Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Centro storico, scontro Consiglio-giunta

Fonte: La Nuova Sardegna
4 maggio 2009

DOMENICA, 03 MAGGIO 2009

Pagina 1 - Cagliari



Comune, la commissione Urbanistica boccia l’ipotesi di una lottizzazione



Parere negativo per l’edificazione in via San Saturnino

CAGLIARI. Oltre seimila metri quadrati per una volumetria di dodicimila e settecento metri cubi: questo il progetto che un imprenditore ha ipotizzato per lo spiazzo che si trova tra via San Saturnino e via Tristani. Tutto regolare per chi propone: possiede un terreno e ha il diritto di farlo. Ma meno per l’amministrazione visto che in quell’area il piano particolareggiato del centro storico prevede un «vuoto strategico». Ma il problema si amplia visto che la giunta comunale ha dato un parere preventivo positivo alla proposta della società, mentre la commissione consiliare all’Urbanistica dirà di no. Insomma: Giunta e assemblea municipale su fronti opposti.
La premessa parla di un centro storico che sembrava la parte bucata del nuovo piano regolatore in quanto mancava uno strumento urbanistico per applicare le indicazioni generali del Puc. E ora questo tassello sta per essere colmato con il piano particolareggiato, che si propone di fare da base per rilanciare il rione: sia per le abitazioni che per le attività commerciali. Per fare questo, però, fornisce anche una serie di indicazioni sia sugli spazi vuoti tutt’ora esistenti che per il futuro recupero di alcuni immobili.
Impostazioni dovrebbero fungere da guida anche per i luoghi in cui sarà possibile costruire e dove no. In questa prospettiva, il piano individua tre tipi di «vuoti urbani». Innanzi tutto vi sono quelli «strategici», che per dimensione e storia richiedono una sensibilità particolare (come dire che devono essere recuperati alla fruizione collettiva); poi vi sono i «luoghi della memoria», quelli che hanno una loro storia e su cui si deve ugualmente pensarci bene prima di costruire; e, infine, vi sono quelli «trasformabili» come lo spiazzo che si trova tra via Barcellona e via Sardegna, il palazzo Aymerich (su cui è ancora viva la polemica e il blocco a suo tempo imposto dalla soprintendenza) e il Ghetto degli ebrei (per un recupero museale). Ma, come sottolineato anche da Gianfranco Carboni (presidente della circoscrizione del centro storico) «queste categorie non sempre funzionano».
Volontà unanime della commissione è quella di mantenere il «vuoto strategico» di via San Saturnino-via Tristani, come luogo pubblico: «Per fare in modo - spiega Andrea Scano (Pd, componente della commissione) - che possa fungere da cerniera tra la zona della cittadella dei musei e quella del mercato di San Benedetto e del parco della musica. Nello stesso tempo c’è il fatto che il progetto dei privati era stato presentato in precedenza. A questo punto è un po’ paradossale che la Giunta proponga al Consiglio sia una cosa che l’altra. Anche questa volta non vuole prendere la rsponsabilità di scegliere: il piano particolareggiato, lì, non prevede costruzioni. Altre volte l’esecutivo ha proposto al Consiglio progetti dei privati, ma con parere negativo. Questa volta, invece, indica di “esprimersi positivamente”, contraddicendo il piano particolareggiato».
Per i privati, sottolinea Massimiliano Tavolacci (Udc, presidente della commissione apposita), «noi proporremo che venga fatta una perequazione. Certamente in via San Saturnino ci troviamo di fronte a un’area che deve avere una fruizione pubblica». Il problema si pone pure per la zona tra via Fara e via Santa Margherita, «anche se in quella zona esiste già un piano particolareggiato - spiega Tavolacci - con cui ci si dovrà confrontare». (r.p.)