Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Bilancio, volata notturna con polemiche interne

Fonte: La Nuova Sardegna
4 maggio 2009

DOMENICA, 03 MAGGIO 2009

Pagina 1 - Cagliari



Il documento contabile approvato a maggioranza Tavolacci (Udc): «Ma occorre più progettualità»



Battibecco tra il sindaco Floris e la consigliera Petrini (Forza Italia) su un emendamento non ritirato

ROBERTO PARACCHINI

CAAGLIARI. Il bilancio comunale approvato con una volata finale e notturna. Ventuno voti da parte della maggioranza hanno promosso il documento contabile alle 2,30 nella notte tra mercoledì e giovedì. Il sindaco Emilio Floris ha mantenuto la promessa: il bilancio sarà approvato prima di Sant’Efisio. Ma sino alla fine qualche spina ha dovuto subirla anche il primo cittadino. In questo caso da parte di Rita Petrini (Forza Italia), che non ha voluto rinunciare ai suoi emendamenti.
E non è mancato nemmeno un piccolo battibecco tra la consigliera e il sindaco. Alla richiesta di quest’ultimo di ritirare l’emendamento in quanto la sua raccomandazione (di attenzione per i disabili) sarebbe stata fatta propria dalla Giunta, la Petrini ha risposto che non si fidava. E così la sua proposta, relativa al finanziamento di una festa per i portatori di handicap, è stata messa ai voti e respinta.
Gli altri consiglieri della maggioranza che avevano presentato correttivi al documento contabile (Giorgio Adamo, Forza Italia, e Paolo Casu, indipendente del centrodestra, per conto della commissione alle Attività produttive da lui presieduta) hanno ritirato tutte le proposte.
Il bilancio del 2009 prevede 222 milioni di spese correnti e 265 per gli investimenti. Tutti i gruppi della maggioranza (con l’eccezione accennata) hanno accettato l’invito del primo cittadino di non prsentare emendamenti: vi sarebbero poi stati degli aggiustamenti in corso d’opera. Anche perchè non è ancora stata approvata la Finanziaria regionale, che potrebbe permettere una serie di integrazioni. Nello stesso tempo, però, pur con un voto totalmente favorevole, alcune voci di dissenso vi sono state anche tra i gruppi che reggono l’esecutivo. Tra queste quella di Massimiliano Tavolacci (Udc, presidente della commissione consiliare all’Urbanistica) che ha precisato che si «tratta di un bilancio dello status quo, dell’ordinaria amministrazione. Mentre per la città ci vuole altro: vogliamo qualche cosa di più e non restare seduti a guardarci i piedi. Occorrono progetti in grado di dare a Cagliari il respiro che merita».
Per il grosso della maggioranza, però, il documento contabile fornisce risposte valide e precise ai problemi centrali della città. In una situazione di crisi, infatti, «si è puntato sul sociale e sugli interventi di manutenzione, determinanti per rendere la città più vivibile e presentabile». In generale il documento viene visto come un atto tecnico che risente anche delle condizioni che l’hanno visto maturare e percorrere l’iter finale. Dai primi di gennaio infatti l’assessorato specifico (quello alle Finanze e alla programmazione) era stato assunto dal sindaco: dal momento in cui l’uscente Ugo Cappellacci è stato candidato alla presidenza della Regione.
Per l’opposizione, invece, si è trattato «di un bilancio fotocopia di quello del 2008: nessun problema nuovo è stato affrontato, tanto meno - ha spiegato Ninni Depau, capo gruppo del Pd - la grave situazione attuale». Secondo la minoranza, infatti, «in un quadro di emergenza come questo, bisogna intervenire con strumenti nuovi». Come precisato da Gian Mario Selis (Pd), gli enti locali da strutture di registrazione degli atti che derivan dai trasferimenti statali, devono trasformarsi in enti in grado di elaborare progetti e di essere propositivi». Da qui la richiesta di rimettere mano «in modo razionale» alla gestione del patrimonio, «che Cagliari ha molto ricco, ma assai mal gestito». Mentre per gli investimenti l’opposizione ha fatto presente che, a fronte dei 265 milioni presentati sulla casta, il piano di opere pubbliche del 2009 parla di «soli trenta milioni».