Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Gaetano Mura vola: «Sono in forma»

Fonte: L'Unione Sarda
22 novembre 2016

VELA.

Venticinque giorni in mare per il navigatore fra nostalgia e notti in bianco

 

Sole, cielo terso e vento in poppa. Buoni per volare sull'oceano e far asciugare il bucato. Perché, a bordo di Italia, si fa anche quello: vivere la quotidianità. Con la pentola a pressione che fischia, gli abiti di Gaetano Mura stesi ad asciugare, o a scaldarsi in un sacco apposito. Il tutto documentato nei video che spopolano sul web e rendono quasi normale un'impresa eccezionale: tentare di battere il record di percorrenza del pianeta, senza scalo né assistenza.

VENTICINQUE GIORNI Il Class 40 d'azzurro vestito macina miglia nel Solo Round the Globe Record. Dopo venticinque giorni naviga al largo della costa brasiliana. «Ai limiti della saccatura», precisa Mura nel suo diario di bordo quotidiano, «ovvero un promontorio di bassa pressione che s'infila tra due alte pressioni, in questo caso quello formatosi al largo del Brasile e l'anticiclone di Sant'Elena, in questo momento, più che mai, è importante restare veloci». L'ultima notte è stata in bianco, sotto pioggia e vento violento, ma soddisfacente con le sue punte di 18 nodi di velocità. Non basta, perché i meteorologi del team prevedono una nuova alta pressione, che costringerà il navigatore a tenere sotto controllo la rotta.

LUI E LA BARCA «Io e Italia siamo in forma», rassicura Mura, «abbiamo trovato un nostro ritmo, uno dipende dall'altro e il resto vien da sé, equilibri legati all'istinto primordiale di sopravvivenza». Il cuore fa il resto, anche condire le giornate di solitudine con un pizzico di nostalgia. «Ho visto un'immagine di Cala Gonone, quanto è bella la mia terra e quanto sono grato a tutti coloro che mi hanno permesso di essere qui», scrive, «qui ho il pane carasau che mi fa sentire un po' a casa, tra l'altro si conserva a bordo come il giorno in cui è stato fatto, sono certo che mi farà buona compagnia nel giro del mondo».
Clara Mulas