Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Insularità, si allarga l'alleanza

Fonte: L'Unione Sarda
21 novembre 2016

Oggi a Palma di Maiorca i governatori firmano il Patto su trasporti, turismo e fiscalità


Le Baleari con Sardegna e Corsica L'asse Cagliari-Ajaccio diventa un triangolo, e il terzo vertice è Palma di Maiorca: con la firma di una dichiarazione congiunta, nella mattinata di oggi, nascerà ufficialmente il patto tra Sardegna, Corsica e Baleari sulle questioni dell'insularità. Un'alleanza che punta a rafforzare, nei confronti delle rispettive capitali e dell'Unione europea, la voce di tre regioni del Mediterraneo che sperimentano problemi simili, legati alla loro condizione geografica. Soprattutto su trasporti, turismo e fisco.
IL PRECEDENTE L'intesa verrà siglata proprio nell'arcipelago spagnolo, e a farlo saranno i governatori delle tre isole: Francesco Pigliaru per la Sardegna, il presidente del Consiglio esecutivo corso Gilles Simeoni e la padrona di casa Francina Armengol, presidenta del Govern delle Baleari. È il completamento del patto insulare nato lo scorso 12 febbraio a Cagliari tra Pigliaru e Simeoni, e rinsaldato un mese dopo ad Ajaccio, quando la Giunta regionale sarda aveva restituito la visita ai corsi.
L'intento dichiarato allora dai due governatori era quello di un coordinamento in sede Ue, per reclamare con più forza misure di riequilibrio rispetto agli svantaggi dell'insularità. E nel frattempo la sintonia con la presidente Armengol su questa strategia era stata già verificata in alcuni incontri bilaterali a Bruxelles, a margine delle riunioni del Comitato delle Regioni: in particolare in un faccia a faccia tra Pigliaru e la presidenta l'11 febbraio, alla vigilia dell'arrivo di Simeoni in Sardegna.
I TEMI Il patto che sarà firmato oggi parte appunto dai temi dei trasporti, del turismo e della fiscalità, sui quali gli uffici delle tre regioni hanno lavorato negli scorsi mesi arrivando a elaborare dossier specifici. Per questo, insieme a Pigliaru, sono partiti ieri anche gli assessori al Turismo Francesco Morandi e ai Trasporti Massimo Deiana.
«È stato un lavoro complesso, portato avanti con impegno e condivisione costante», spiega Pigliaru: «Negli incontri con Simeoni e Armengol abbiamo convenuto che era tempo di dare risposte comuni a problemi comuni. Gli svantaggi dell'insularità, nel passato, sono stati affrontati spesso in modo molto diverso, arrivando a risultati altrettanto diversi». Lo scambio di esperienze consente anche di non riprodurre gli errori del passato: «Uniti si diventa molto più forti nel dialogo con l'Ue - prosegue il governatore sardo - e sarà importantissimo esserlo ogni volta che si tratterà di presentare istanze comuni», o di richiedere misure specifiche e risorse adeguate per le isole. Non è una questione di assistenzialismo ma di pari opportunità, conclude Pigliaru, che auspica «compensazioni intelligenti per mitigare gli aspetti negativi dell'insularità».
«TEMPI NUOVI» Con parole molto simili, Simeoni annuncia su Facebook la trasferta con i sardi nelle Baleari («obiettivo: parlare una voce sola e avere insieme più peso per far considerare i nostri interessi e l'insularità dagli Stati e dall'Ue»), e in corso commenta: «Sò propiu tempi novi» . Armengol invece ha scelto Twitter per dare il benvenuto alle delegazioni delle altre due isole, scrivendo (in francese e con tanto di faccina sorridente) che «Corsica, Sardegna e Baleari lavorano insieme su materie comuni alle nostre regioni».