Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, stagione infinita Pienone in spiaggia grazie alle temperature miti

Fonte: L'Unione Sarda
21 novembre 2016

Arenile e baretti presi d'assalto. Gli operatori: «Si lavora bene»


Un temerario ha perfino fatto il bagno: bagno lungo e rilassato, all'altezza del chiosco bar La Sella del Diavolo, nuotata con bracciate lente e compiaciute, quasi quanto - dopo - la passeggiata in costume sulla battigia, la pelle imperlata di goccioline e gli sguardi di tutti addosso. Ma va segnalata anche la ragazza che, alla prima fermata, prendeva il sole in due pezzi. Per il resto, va dato conto di: un branco di surfisti con pagaia, un'appassionata di acquagym, decine di amanti della passeggiata sulla sabbia, centinaia a spasso sul lungomare (amici, coppiette, famiglie, mamme che spingono passeggini), parecchi podisti e ciclisti in abbigliamento tecnico, qualche pattinatore e, naturalmente, tanti posti occupati sulle verande dei chioschi bar.
Appunti sparsi di un sabato mattina in cui, a un mese da Natale, prima di una pioggia modesta all'ora di pranzo, si sono toccati i 21 gradi. Ieri il bis, con un pienone degno di agosto: difficile anche trovare parcheggio, e i posteggiatori abusivi erano in piena azione. Nel Poetto versione 2016 la stagione lunga è una realtà oggettiva.
TURISTI «Mi piace soprattutto il colore del male, che riflette quello del cielo», dice in un inglese fluente Liliya Akhmetzyanova, russa di Kazan, in vacanza per alcune settimane. È seduta a uno dei tavolini de Le Palmette. «Speravo di trovare un buon clima, è andata bene. Mi piace il vostro modo di sentirvi liberi di esprimere voi stessi», aggiunge ammirando la spiaggia affollata. Il suo amico Ivan Corongiu annuisce: «È sempre stata un'abitudine dei cagliaritani quella di godersi la spiaggia tutto l'anno. Anche vent'anni fa, quando i baretti erano più brutti di quelli di adesso e il lungomare era un parcheggio selvaggio. Va dato atto al sindaco e alla Giunta di aver fatto un bel lavoro: ora si può correre, camminare, andare in bicicletta. Unico appunto: possibile che i cagliaritani non abbiano ancora imparato a usare le corsie? Vedo un sacco gente che passeggia in quelle riservate ai ciclisti o ai podisti».
ESERCENTI I titolari dei baretti si fregano le mani. «La stagione è stata lunga, si lavora bene anche in pieno autunno e in generale la situazione è migliorata», riassume Gigi Molinari della Federazione italiana balneari di Confesercenti: «C'è maggior predisposizione a utilizzare i servizi», prosegue (intendendo: sdraio e ombrelloni), «e a spendere qualche euro».
Maurizio Marongiu, del Twist, concorda: «Ovviamente la stagione estiva resta privilegiata ma anche d'inverno, se c'è una bella giornata, le persone al Poetto vengono. Noi, peraltro, siamo stati tra i primi a decidere di restare aperti tutto l'anno: una scelta che ha pagato. In questi giorni, visto il caldo, si lavora bene».
Alessandro Murgia, titolare dell'Emerson: «Il nostro stabilimento balneare è chiuso dal 31 ottobre. Le persone vengono in tarda mattinata per stare un po' sdraiate sui divani a prendere il sole e per pranzare. Attenzione, però: la gente non vuole più il panino o l'insalata. Vuole mangiare bene: se fai ristorazione sei vincente, il sabato e la domenica fai il pieno anche in inverno».
PANINI Eppure c'è chi il panino, magari il classico wurstel e cipolle, non lo disdegna, a giudicare dalla fila davanti ai furgoni-ristorazione (per tutti, a Cagliari, i caddozzoni): «Bellissima stagione, speriamo che continui», sorride Massimo Viti del “The best-la delizia dei sapori”. «Sinceramente prima dei lavori ero preoccupato, ma devo ammettere che col nuovo lungomare è molto meglio. Prima tutta questa gente, a passeggio, non si vedeva. Era pieno di macchine».
Marco Noce