Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Zedda: «Apertura garantita con 50 mila euro l'anno»

Fonte: L'Unione Sarda
16 novembre 2016

VIALE SANT'IGNAZIO. Il Comune stanzia fondi per l'accesso dei visitatori all'Orto botanico

 

 

 

È sempre stata una palestra per gli scienziati del verde, per schiere di botanici che qui, nel giardino-giungla, si sono fatti le ossa studiando, scoprendo, custodendo quella formidabile biodiversità spuntata nei suoi 150 anni di vita nel cuore della città, ai piedi della valle di Palabanda.
Un'oasi, l'Orto botanico, che nel Dopoguerra fece i conti con i guai del conflitto. «In quegli anni - lo ha ricordato ieri il direttore Gianluigi Bacchetta - l'area venne adibita a postazione per un reparto di cavalleria e subì danni gravissimi. Così il direttore d'allora, Martinoli, dovette lavorare non poco per ricostruire la struttura e le collezioni».
Da allora ad oggi ci sono stati altri problemi, spesso dovuti alla mancanza di finanziamenti, dei fondi senza i quali, per esempio, l'orto, o meglio, il ribattezzato Hortus Botanicus Kalaritanus (come ha precisato la rettrice Maria Del Zompo), ha avuto vita difficile per aprirsi alla città. Lo farà ora, senza più limitazioni (se non quelle di essere pur sempre un centro di ricerche e studio), diventando davvero «l'orto condiviso».
Per garantirne la fruizione il Comune farà la sua parte. «Stanzieremo ogni anno cinquantamila euro per la fruizione, le visite e dunque la sua apertura», ha annunciato il sindaco Massimo Zedda, che ha anche ricordato l'impegno per l'abbattimento del muro che separa l'Orto botanico dall'Anfiteatro e il progetto di collegamento e valorizzazione di quel percorso suggestivo che metta in collegamento, oltre all'Orto e l'Anfiteatro, anche il San Giovanni di Dio, l'ospedale militare, l'Orto dei Cappuccini, il polo economico-giuridico fino a Is Mirrionis, Sant'Avendrace e Tuvixeddu. Un progetto che l'amministrazione civica sta portando avanti in strettissima collaborazione con l'Ateneo.
È stato l'assessore Paolo Frau a rimarcare l'inscindibile legame tra cultura e ambiente, tra studi e ricerca e fruizione da parte dei cittadini.
Intanto oggi, nell'aula Eva Mameli Calvino dell'Orto botanico si terrà, alle 10, il convegno “Ribes, una rete per la biodiversità”.


Andrea Piras