Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Patto per Cagliari, ecco Renzi Una firma che vale 168 milioni

Fonte: L'Unione Sarda
15 novembre 2016

Trasporti, ambiente e imprese nell'accordo che sarà siglato giovedì con Zedda

 

 

 

La firma sarà solo una formalità, una buona scusa per sorridere alle telecamere. Quello che conta, nel Patto per Cagliari, è ciò che c'è dentro: che ovviamente è stato già definito, con buon anticipo rispetto all'arrivo di Matteo Renzi. Il premier sbarcherà nel capoluogo domani sera, per siglare un accordo da 168 milioni di euro a beneficio dell'intera città metropolitana.
La cerimonia ufficiale con Massimo Zedda (nella sua veste di sindaco metropolitano, non solo di Cagliari) si incastra tra i mille impegni a rotta di collo che attendono Renzi in Sardegna, in meno 24 ore: è per questo che resta un po' di mistero sull'ora e il luogo. Dovrebbe essere giovedì di buon mattino a Palazzo Viceregio, salvo complicazioni. Ma, appunto, sono dettagli rispetto al succo della questione. Che sta nelle risorse destinate a Cagliari e al suo hinterland, e alle opere che saranno finanziate. Tratti della metropolitana di superficie, un robusto riassetto del territorio per mitigare i danni delle alluvioni, nuovi palazzetti dello sport e palestre, un lungo elenco di lavori nelle scuole (tra cui lo storico istituto Riva di Cagliari).
PER IL SUD Non sono tutte novità clamorose, e perciò i partiti d'opposizione parlano già di una manovra propagandistica, in vista del referendum costituzionale. Dovrebbero comunque essere soldi veri, per progetti attuabili in tempi rapidi. Arrivano dal Fondo sviluppo e coesione, destinato dal governo alle regioni e alle città metropolitane del Sud: oltre alla Sardegna (il patto Renzi-Pigliaru è stato firmato il 29 luglio a Sassari), anche Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Tra le città: Palermo, Catania, Messina, Napoli, Bari e Reggio Calabria.
Nel Patto, secondo quanto trapela dai segreti ufficiali della vigilia, ci sono anche meccanismi per favorire la velocità della spesa da parte dei Comuni. Le risorse potranno essere sottratte ai progetti fermi al palo, ma andranno ad altri interventi del Patto. Oppure gli enti locali potranno sostituire gli interventi nei propri territori se otteranno, da altre fonti (per esempio la Regione), soldi per le stesse opere comprese nell'intesa. In ogni caso, i 168 milioni non dovrebbero finire altrove.
LE RISORSE L'accordo si articola su quattro grandi linee d'azione: le infrastrutture, cui dovrebbero andare circa 59,9 milioni di euro; ambiente, territorio e sviluppo turistico (49,6 milioni); sviluppo economico e produttivo (16,4); cultura, salute e benessere (39,1). Si aggiungono poi 3 milioni etichettati come governance , di fatto per la gestione e il funzionamento degli organismi metropolitani.
Della cifra complessiva, poco più della metà (90 milioni) verrà distribuita tra i singoli Comuni. Il resto finanzierà progetti di interesse sovracomunale, e in piccola parte anche dall'ex Provincia di Cagliari (ma sempre per i 17 Comuni del nuovo ente metropolitano).
GLI INTERVENTI Tra le opere, la più importante è proprio l'estensione della metropolitana di superficie. Al tratto tra Cagliari e il Poetto vengono destinati 30,6 milioni, sui 64 di costo totale. Altri 21 per la linea Vesalio-Quartucciu che arriverà fino al centro commerciale Le vele: in questo caso, l'intervento complessivo ha un costo di 67,6 milioni.
Sono 20 i milioni che verranno utilizzati per mitigare il rischio idrogeologico. Nei 39,1 stanziati per la quarta linea d'intervento, oltre agli adeguamenti delle scuole e alla realizzazione o ristrutturazione di impianti sportivi, compaiono vari progetti di “inclusione sociale”, in particolare per il problema della casa. Infine, per risistemare le strade extraurbane ci sono circa 8,6 milioni.
Il sostegno allo sviluppo e alle imprese passa soprattutto dai 9,4 milioni riservati all'agenda digitale metropolitana, per migliorare le infrastrutture tecnologiche e immateriali (e una piccola parte di quella somma finanzierà l'immagine coordinata, lo stemma araldico e il sito internet della Città metropolitana). Tra i tanti altri filoni di spesa, da segnalare quelli per i parchi urbani ed extraurbani e le attrattive turistiche, con i 13 milioni per il Parco degli anelli di Sant'Elia, a Cagliari, e i 5 milioni per il Cammino di Sant'Efisio: sicurezza degli itinerari, segnaletica, marchio e così via.
LE CRITICHE Gli altri dettagli si conosceranno dopo la firma ufficiale del Patto: per ora i protagonisti dell'intesa non si producono in dichiarazioni o commenti. Lo fanno invece alcuni esponenti dell'opposizione in Consiglio regionale: per il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni «la visita di Renzi è l'ennesima presa in giro per i piccoli Comuni dell'interno, ordita da uno Stato e da una Regione che pensano solo agli interessi della politica e non a quelli delle comunità. Ancora una volta, l'attenzione del governo va solo alle grandi aree urbane».
«Renzi si accinge a firmare il Patto con la Città metropolitana di Cagliari al suono di trombe e fanfare», attacca invece il leader dell'Uds Mario Floris, «ma è evidente che ci troviamo di fronte a una vera e propria patacca». Perché di recente il governo, prosegue l'ex presidente della Regione, «ha spartito il Fondo per lo sviluppo e la coesione riducendo la dotazione iniziale complessiva, attraverso diverse destinazioni di risorse, da 54,8 miliardi a soli 25,5 per le Regioni e le Città del Meridione».
I SINDACI Si rivolge invece con più fiducia a Renzi il presidente dell'Anci Sardegna, Pier Sandro Scano, che in una lettera ufficiale chiede al premier, in occasione della sua visita nell'Isola, «un incontro con una delegazione di sindaci per sottoporle le problematiche più acute dei Comuni sardi». Il riferimento è alla protesta per le nuove regole sul pareggio di bilancio negli enti locali. Per ora l'incontro non è stato inserito nell'agenda renziana, ma non è detto che all'ultimo momento la richiesta non venga accolta.
Giuseppe Meloni