Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Plexiglas al Bastione, dilaga la protesta

Fonte: La Nuova Sardegna
3 novembre 2016


Italia Nostra acccusa: «Le lastre installate sulle antiche balaustre deturpano la terrazza storica»
 


CAGLIARI. Le lastre di plexiglas installate dal Comune sulle balaustre del Bastione Saint Remy continuano a suscitare polemiche ed ora Italia Nostra si prepara a scendere in campo con un’iniziativa formale. Autorizzate dalla Soprintendenza ai Beni architettonici per ragioni di sicurezza, le lastre non piacciono ai cagliaritani: nei social network si parla apertamente di scempio, c’è chi teme che presto, alla riapertura della terrazza storica della città, finiscano nel mirino dei writer.
Un passo indietro per capire. Dopo decenni di tentativi inutili, l’amministrazione Zedda è riuscita a individuare l’origine del flusso d’acqua che filtrava dalla terrazza alla passeggiata coperta. Con un intervento radicale è stata sostituita la pavimentazione, ora costituita da lastre di granito. Ma la necessità di sollevarne il livello ha fatto sì che l’altezza delle balaustre scendesse sotto il metro e dieci centimetri stabilito dalle norme. Per prevenire il rischio di incidenti il Comune ha proposto alla Soprintendenza di installare le lastre trasparenti, per salvare la vista sulla città e garantire la sicurezza dei frequentatori. Italia Nostra intende capire se il pavimento della terrazza è stato sollevato e di quanto, se questo intervento fosse previsto nel progetto e soprattutto se esistessero soluzioni alternative per “salvare” la terrazza dal plexiglas, che viene considerato un autentico obbrobrio. Finora il confronto-scontro è avvenuto su Facebook e il tema sembra appassionare i cagliaritani. Presto però potrebbe spostarsi su altre sedi, perché il Bastione
è un bene vincolato, certamente delicatissimo, che probabilmente - così sostengono gli oppositori - avrebbe meritato una maggiore attenzione nel lavoro di ristrutturazione. La richiesta diffusa è di rimuovere le lastre, ma il rischio di incidenti sembra prevalere sulla conservazione del sito.