Ansa News

"Contrari alla riforma costituzionale e a tutte le riforme votate dal Parlamento negli ultimi anni, dalla legge Delrio che ha modificato l'assetto degli enti intermedi, alle ultime manovre finanziarie".

E' la posizione ribadita dai gruppi di Sel in Consiglio regionale e comunale di Cagliari per voce del presidente della commissione Autonomia, Francesco Agus. Il quale, a margine della presentazione del convegno in programma il 5 novembre "Dal buongoverno delle città le idee per superare la crisi e far rinascere il Paese", ha rilanciato i motivi del No:

"L'accentramento di funzioni e risorse dalla periferia al centro e la riduzione degli spazi di rappresentanza politica". L'esponente di Sel fa notare che "in Consiglio regionale assistiamo a una stasi inaccettabile che non può avere come alibi semplicemente l'attesa del referendum". Ad esempio, "era importante chiudere la verifica di governo aperta nel mese di settembre, sarebbe stato utile soprattutto ai sardi perché a breve andremo a decidere le poste in bilancio di una finanziaria senza aver chiaro quali solo le prospettive per il futuro dell'Isola".

Inoltre, sottolinea ancora Agus, "la politica sarda sarà comunque chiamata a mettere mano al nostro ordinamento, ma di questo non si parla". E' il caso delle Province: "Se vince il sì, dovremmo riprendere in mano la legge regionale e capire una volta per tutte quale ente si deve occupare di strade e scuole; se prevale il no dovremmo capire in che modo riempire di significato le Province che la legge regionale, coerentemente con la legge Delrio, aveva deciso di superare. In entrambi i casi il Consiglio regionale sardo sarà chiamato a una riflessione. Ecco, per il momento questa riflessione nei discorsi politici non la ritrovo".