Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ascensori, stop infiniti

Fonte: L'Unione Sarda
2 novembre 2016

COMUNE. Il via libera dei tecnici dopo il blocco di domenica sera

 

 

 

In funzione da ieri i due impianti di Castello 

 


Dopo lo stop improvviso di domenica gli ascensori di Santa Caterina e piazzetta Mundula da ieri mattina hanno ripreso a funzionare. Ma restano i dubbi, le domande, le attese di sempre: perché l'ennesimo blocco («un tentativo di apertura forzata», ha accertato l'ispezione fatta ieri dai tecnici del Comune, che ha annunciato una denuncia in Procura contro ignoti), perché l'interfono della colonnina di segnalazione dei guasti, sistemata sulla stradina di collegamento tra il primo e il secondo impianto di lato alla vecchia sede de L'Unione Sarda (segnalazione fatta di frequente dai residenti nel quartiere di Castello che utilizzano quei semafori) non funziona, perché gli impianti - compreso quello di Santa Chiara, fermo da tempo - non vengono sostituiti.
LA VERIFICA La vicesindaca e assessora alle Politiche della casa e Mobilità Luisa Anna Marras, di fronte all'ultima emergenza, non ha perso tempo. «Ci siamo preoccupati di capire il perché della nuova interruzione», spiega Marras. «Domenica sera abbiamo preannunciato per lunedì un controllo con i nostri tecnici». Missione compiuta: «Sembra che qualcuno abbia tentato un'apertura forzata degli impianti di Santa Caterina e di piazzetta Mundula». Dopo la verifica la decisione: «In mattinata tutto è stato risolto». Prima ha ripreso a funzionare l'ascensore sotto il bastione di Santa Caterina, a fine mattinata quello per piazzetta Mundula.
LA SOSTA La notizia iniziale di «sosta temporanea» degli ascensori di Castello aveva fatto presagire diversi sviluppi. Una mail spedita al Comune dalla società Ciam (azienda con sede a Macchiareddu che opera nel campo ascensoristico, incaricata dal 5 aprile scorso della manutenzione ordinaria degli «impianti elevatori per l'accesso al Castello») aveva comunicato la «sosta temporanea degli impianti di Santa Caterina e di piazzetta Mundula». La comunicazione arrivata negli uffici municipali inquadrava la «possibile causa in un uso improprio degli impianti». Da qui l'ispezione per scoprire il mistero: cos'era successo? Il Comune, nel disporre le verifiche aveva preannunciato la presentazione di una «denuncia contro ignoti alle forze dell'ordine», tenuto conto che l'«ultimo intervento di manutenzione programmata era stato effettuato il 25 ottobre e non aveva evidenziato alcun problema».
LA SOSTITUZIONE Ma se gli impianti hanno ripreso a funzionare, il problema principale resta: la sostituzione degli impianti, soluzione attesa dai residenti nel quartiere, “suggerita” dalle proteste dei turisti (e abitanti di Castello) rimasti spesso bloccati a mezz'aria, sollecitata da diverse interrogazioni in Consiglio comunale, ultime delle quali presentate dal presidente del Gruppo Misto Alessandro Sorgia e dal presidente dei Riformatori Sardi Giorgio Angius. In Comune confermano: «La gara d'appalto per la sostituzione dei tre impianti procede secondo il programma».
I RINVII I tempi annunciati risentono di diversi rinvii. La scadenza per la presentazione delle domande era stata fissata per il primo luglio, il 10 ci sarebbe dovuta essere l'apertura delle buste. Un rinvio aveva spostato la nuova scadenza al 3 ottobre, poi al 16 novembre, con apertura delle buste fissata per il 21. Quel che i residenti di Castello (e non solo) chiedono e la soluzione del problema, e i nuovi ascensori - stanziato più di un milione di euro - dovrebbero eliminare la vulnerabilità dei motori idraulici che muovono gli impianti, causa dei blocchi continui.
LA MANUTENZIONE Nell'attesa dei nuovi semafori, continueranno i controlli periodici di manutenzione. Le soste sono programmate ogni 15 giorni secondo i seguenti orari: dalle 8.30 alle 10.30 riguarderanno l'ascensore di viale Regina Elena adiacente al parcheggio multipiano; dalle 8.30 alle 10.30 l'ascensore di viale Regina Elena (piazzetta Mundula); dalle 10.30 alle 11.30, in modo da non interferire con l'ingresso e l'uscita delle scuole, l'ascensore di viale Regina Elena adiacente il Bastione di Saint Remy.
Pietro Picciau