Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rifiuti, rivoluzione dal 2017 Spariranno tutti i cassonetti

Fonte: L'Unione Sarda
31 ottobre 2016

COMUNE. Tra quindici giorni si saprà il nome del vincitore della gara d'appalto

 

 

 

 

Il montepremi è di 236 milioni di euro in sette anni, il che lo rende l'appalto, non un semplice appalto. Non a caso, da anni incespica in ricorsi amministrativi che dal 2014 costringono il Comune a continue proroghe semestrali. Le ditte in gara sono sei, la formula è semplice e un po' perfida: fissata la base di 236 milioni, solo il 30 per cento del punteggio premia i ribassi economici. A contare ben di più (per il 70), è l'offerta tecnica: che cosa dà il vincitore in più rispetto al capitolato d'appalto e per la stessa cifra?
LA GARA Mentre la città separa poco perché la raccolta porta a porta è un miraggio, la commissione aggiudicatrice sta ultimando l'esame delle offerte economiche delle sei ditte (cioè, le proposte di ribasso), per poi passare all'analisi dell'offerta tecnica. L'aggiudicazione è attesa per metà novembre, i vincitori potrebbero iniziare subito nel 2017. «Se va tutto bene», sbuffa Fabrizio Marcello, della commissione Decoro urbano del Consiglio comunale, «perché il ricorso al Tar è sempre dietro l'angolo». Tutti sperano che non ci sarà, ma tutti se lo aspettano: i soldi in ballo sono tanti, anche perché nei 236 milioni di euro sono escluse le spese per l'inceneritore del Tecnocasic, che spettano al Comune.
COSA CAMBIA La bolletta della Tari, prima di tutto, che sarà più bassa perché gradualmente i cassonetti saranno sostituiti dai settantamila contenitori che la ditta distribuirà per il porta a porta. Separare di più comporterà ridurrà molto i 14 milioni e mezzo di euro che il Comune paga al Tecnocasic per incenerire i rifiuti che solo in alcuni casi sono differenziati. Non a caso, l'impianto funziona per oltre la metà grazie ai rifiuti della città: 57mila tonnellate di residuo e 13mila di umido su un totale di 120mila. Molti cagliaritani continuano a mischiare i rifiuti, tanto nessuno se ne accorge, con il risultato che la percentuale di differenziata non aumenta e il Comune (cioè i cittadini) spende due volte: per le penali che deve pagare e per le premialità che non incassa dalla Regione.
SERVIZIO BASE Chi vincerà il bando, tra l'altro, dovrà far sparire gradualmente i cassonetti, distribuire i 70mila contenitori, ritirare l'umido tre volte a settimana (quattro d'estate), spazzare 372 chilometri di strade (attualmente, in 80 chilometri non si vedono mai i netturbini), usare le pulitrici due volte al giorno nei centri storici di Cagliari e Pirri, svuotare i tombini, cancellare le scritte su muri pubblici, pulire le spiagge d'estate (anche Giorgino) e, di fatto, dimezzare l'attuale spesa per l'inceneritore, che spetta al Comune. Solo allora, le bollette della Tari sorrideranno un po' ai cagliaritani.
Luigi Almiento