Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Piazza Garibaldi in gabbia

Fonte: L'Unione Sarda
19 ottobre 2016

IL CANTIERE. I lavori, cominciati in gennaio, sarebbero dovuti finire dopo 180 giorni

 

 

 

Il benzinaio: «Sono isolato e disperato, ho incassato 10 euro» 

 

 


Operai al lavoro dentro la gabbia di metallo, fuori i commercianti piangono. «Il Comune deve assumersi la responsabilità di ciò che sta capitando. Sono sull'orlo della disperazione, mi stanno venendo idee strane in testa». Ad accompagnare il futuro della nuova piazza Garibaldi ci sono due melodie in sottofondo: il suono delle ruspe in azione di primo mattino e il De profundis intonato dai titolari delle attività con vista sul cantiere. C'è chi annuncia di volersi rivolgere a un avvocato per chiedere al Comune i danni per il mancato guadagno e chi ormai sembra aver poca voglia di lottare. «Oggi ho incassato 10 euro, ho una famiglia da mantenere, cosa devo portare ai miei figli?», domanda disperato Alberto Faggioli, titolare delle stazione di servizio incastrata tra la gabbia metallica e via Sonnino. «Stringo i denti da undici mesi ma con le transenne messe qualche giorno fa non arriva neanche più l'autobotte. Sono isolato e disperato».
Quattro uomini all'opera e due ruspe in funzione da una parte, dall'altra un forte malcontento: salta da un negozio all'altro e non risparmia neanche i pedoni, costretti a spartirsi i pochi centimetri di marciapiede liberi. «La piazza aveva bisogno di essere sistemata ma i lavori procedono troppo lentamente», commenta Maria Cossu, 87 anni.
È il rovescio della medaglia del progetto milionario destinato a riqualificare lo spiazzo davanti al Riva, partito a inizio anno e con data di ultimazione ancora da stabilire. Lavori fissati dal Comune in 180 giorni: termine evidentemente disatteso e che non sembra offrire ancora certezze. Non certo ai commercianti, che annunciano probabili chiusure, e neppure ai cagliaritani in attesa di riappropriarsi dello spazio blindato da troppo tempo.
Per ora, di chiaro, sembra esserci solo il futuro della piazza: 6.700 metri quadri a disposizione dei pedoni (circa duemila in più), pavimentazione di granito e cordoli in legno attorno agli alberi secolari, arredi nuovi di zecca, spazio giochi per i bambini. E poi c'è il presente, su cui incombe una grossa incognita, quella del termine dell'intervento. Era il 18 gennaio quando il sindaco Massimo Zedda dava inizio ai primi interventi. Oggi tutti attendono un altro annuncio: quello della riconsegna alla città.
Sara Marci