Rassegna Stampa

Il Sardegna

Cagliari riapre i suoi monumenti e tra assessori partono stilettate

Fonte: Il Sardegna
28 aprile 2009

L'iniziativa. La manifestazione arriva alla tredicesima edizione: 99 siti visitabili, coinvolti quasi 2500 volontari

Pellegrini polemizza con l'assente Giagoni dopo la lite su Sant'Efisio: abbia più pudore

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Monumenti aperti alle polemiche. Uscito dalla conferenza su Sant’Efisio sbattendo la porta, in risposta al ruolo marginale assegnatogli, Giorgio Pellegrini, assessore alla Cultura, si vendica dopo quattro giorni. Arriva alla cerimonia di presentazione della tredicesima edizione di “Monumenti aperti”, esibisce una s tatua di Sant’Efisio, esprime «sorpresa e rincrescimento» per l’assenza del suo collega al Turismo Gianni Giagoni e bacchetta i Riformatori. Pellegrini ha invitato il partito di Giagoni al «pudore» sul pur «legittimo» ritorno economico garantito dalla sagra del primo maggio e ha deplorato il titolo del convengo “Sant’Efisio tra fede e business”, che si è svolto venerdì al Palazzo di città, organizzato proprio dai Riformatori.
L’UNICO MOMENTO di tensione della presentazione di un appuntamento immancabile in città: Monumenti aperti, il due e tre maggio, con numeri importanti. Quasi 2.500 volontari, 99 siti visitabili e 8 novità per chi parteciperà: Casa Barrago, sede della Soprintendenza Archivistica in via Marche, costruita tra il 1913 e il 1915 in stile liberty; il Convitto Nazionale in via Manno nell’edificio che dal 1618 ospitò il Seminario Calaritano poi divenuto Collegio dei nobili e definitivamente intitolato a Vittorio Emanuele II; la Fattoria a Sa Illetta, che sorge sull’omonimo isolotto e il cui primo impianto risale al 1567; il Palazzo di Città, sede della municipalità cagliaritana dal Medioevo fino al 14 dicembre 1896; la Passeggiata Coperta Galleria Umberto I del Bastione Saint Remy, inaugurata nel 1901; la Scala di Ferro e le Fortificazioni, con un’area archeologica racchiusa entro i confini del cinquecentesco bastione di Nostra Signora di Monserrato dove sono conservate, nel luogo del loro ritrovamento, le tombe di una famiglia vissuta a Cagliari tra la fine del I ed il III sec. d.C.; la Scuola Elementare di Santa Caterina, le cui prime notizie risalgono al 1641, dove sarà possibile visitare la stamperia, e i locali sotterranei che mettono in luce i differenti usi che nel corso dei secoli ne sono stati fatti, sia legati al sistema delle fortificazioni, sale e cunicoli, sia vani identificabili come cisterne o fosse comuni. Infine al Teatro Massimo, già fruibile dai cagliaritani nel corso della attuale stagione teatrale, sarà possibile visitare le nove cisterne romane rivestite di coccio pesto e un pozzo di sfiato a imboccatura quadrata rinvenuti durante i lavori di restauro. Sinergia e fruizione le parole d’ordine della conferenza.
«LA MANIFESTAZIONE», ha spiegato il sindaco Emilio Floris, «ha avuto il merito di rendere godibile e fruibile un numero sempre crescente di monumenti patrimonio del nostro Comune. Tenerli aperti tutti è un obiettivo ambizioso, ma non irraggiungibile con le giuste sinergie con gli altri enti». Brochure che quest’anno è a colori. «Speriamo sia in tono con la manifestazione», auspica il presidente del consorzio Camù Fabrizio Frongia, mentre Pellegrini ha ringraziato i volontari «i miliziani della Cultura». A villa Ballero intanto è stato presentato il cocchio di campagna appena restaurato per la Festa di sant'Efisio. Costo: 16 mila euro, raccolti da un comitato costituito ad hoc. ¦


Da Sant'Elia a Marina piccola nella passeggiata alternativa

Domenica mattina ¦
¦ Non solo monumenti aperti nel prossimo fine settimana, ma anche un tuffo nella natura con la “passeggiata” che parte dal Lazzaretto di Sant'Elia per arrivare fino a Marina Piccola. Un evento ricco di novità quello organizzato quest'anno dall'associazione Wave Sardegna, presieduta da Pietro Porcella. L'itinerario classico (e più impegnativo) è stato sostituito da un nuovo percorso. Infatti, per la prima volta, il gruppo che vorrà partecipare attraverserà i territori che sono ormai quasi del tutto dismessi dalla Marina militare. Un percorso che si snoda passando ai piedi della Sella del Diavolo e che si dispiega poi lungo la costa fino al Faro per poi arrivare fino alla prima fermata della spiaggia dei centomila. Più semplice e meno impegnativo, il nuovo itinerario è accessibile anche alle famiglie che vogliono passare una domenica diversa. L'evento è assolutamente gratuito. Si parte domenica alle 10 dal Lazzaretto a Sant'Elia e si termina con l'arrivo alla prima fermata del Poetto.