Rassegna Stampa

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Non zittite l'arte!

Fonte: web cagliaripad.it
10 ottobre 2016

 

Le Organizzazioni Sindacali USB, Fistel-Cisl e Libersind hanno reso note a lavoratori e cittadinanza, tramite comunicato stampa, le proprie riflessioni a proposito della legge 160 del 17/08/2016 i cui effetti sono ritenuti devastanti


Arianna Zedda

 

A seguito del confronto tenutosi con il sovraintendente Dottor Claudio Orazi il 22 Settembre, a proposito della promulgazione della legge 160 del 17/08/2016 i cui effetti sono ritenuti devastanti per molte delle 14 Fondazioni attualmente operanti nel paese, le Organizzazioni Sindacali USB, Fistel-Cisl e Libersind hanno reso note a lavoratori e cittadinanza, tramite comunicato stampa, le proprie riflessioni.
La sopracitata legge scarica sui lavoratori le conseguenze dell'eventuale mancato finanziamento del FUS, che si verrebbe a materializzare per quelle Fondazioni che non dovessero soddisfare, entro Dicembre 2018, i requisiti che la legge 160 indica. Questi requisiti consistono in alcuni capitoli che le gestioni più accorte dovrebber aver già acquisito da tempo.
Purtroppo il Teatro Lirico di Cagliari, come anche altre realtà simili, è attualmente in difficoltà su alcuni di questi punti, anche a seguito della costante diminuzione delle risorse, venendosi a trovare così in una posizione di concreto rischio.
A seguito di queste riflessioni, le Organizzazioni Sindacali in questione chiedono al Sovrintendente di porre in atto un grande ed ambizioso piano di rilancio che consenta, entro il Dicembre del 2018 appunto, al Teatro Lirico di scalare posizioni rispetto agli altri teatri nazionali per vedersi garantito il finanziamento Fus, condizione necessaria per poter continuare a garantire i livelli occupazionali attuali.
La convocazione del 22 Settembre ha lasciato completamente inevasi due punti fondamentali all'ordine del giorno, ossia il riassetto organizzativo interno e l'ipotesi di programmazione 2017, due questioni importanti e necessarie per il raggiungimento del predetto obbiettivo.
Perciò è stato richiesto che entro il 22 Ottobre si concretizzasse il piano di rilancio che si intende adottare, tramite accordo sottoscritto con le OO.SS e la RSU.
I Sindacati coinvolti paventano un possibile immobilismo o la scarsa volontà delle parti interessate nella messa in atto del progetto, il che metterebbe a rischio diversi posti di lavoro.