Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Quest'isola dà del tu al digitale»

Fonte: L'Unione Sarda
7 ottobre 2016

Il successo della quarta edizione di Sinnova, che continua oggi all'ex Manifattura Tabacchi

 

 

Pigliaru: facciamo il possibile per attrarre aziende innovative

 

 

Processi di vinificazione di ultima generazione, lavorazione del latte che trasforma il pecorino in una gruviera (molto apprezzato dal presidente Obama), vestiti per bambini aromatizzati alle erbe che crescono in Sardegna (lentischio ed elicriso), ospedali ad alta tecnologia. E ancora: case intelligenti, musei virtuali riprodotti in 3D, droni volanti, sistemi di comunicazione che avvertono la popolazione in caso di allerta meteo, macchinari capaci di rinfrescare le bevande in tre minuti, sensori che attraverso il respiro e la saliva monitorano 24 ore le persone con problemi di cuore.
GLI STAND Ict, aerospazio, biomedicina, biotecnologie, agrifood, turismo, energia, ambiente, edilizia: come sta cambiando la società? Per scoprirlo è sufficiente fare un giro tra gli oltre 130 stand di Sinnova, il quarto Salone dell'innovazione in Sardegna che chiude i battenti questa sera, all'ex Manifattura Tabacchi di Cagliari.
I COLOSSI MONDIALI Per la prima volta quest'anno partecipano colossi mondiali: Amazon, Accenture, Microsoft e Huawei. «Facciamo il possibile per attrarre queste aziende innovative», dice il presidente Pigliaru, «ci sono moltissime imprese fatte da tanti giovani di talento, questa Sardegna moderna dà del tu al digitale. Abbiamo un ecosistema digitale che continua a svilupparsi».
L'ASSESSORE PACI L'assessore al Bilancio Raffaele Paci: «In una regione come la nostra, insulare, periferica e con pochi abitanti, l'alta tecnologia e l'innovazione sono ancora più irrinunciabili per creare connessione».
LE INIZIATIVE Tra gli stand, un'azienda di Cagliari, Yourdata , che ha sviluppato una piattaforma che consentirà ai pazienti con problemi cardiaci di essere monitorati a casa propria 24 ore al giorno. «Con due biosensori, uno sulla tazza utilizzata per la colazione, l'altro sul telefono, con saliva e respiro si ottengono dati che il medico può verificare in qualunque momento», spiegano i responsabili Marco Sideri e Alessandro Cadeddu.
LA POLEMICA Intanto un tweet pubblicato da Daniela Ducato, imprenditrice premiata per il suo lavoro ecosostenibile, accende la polemica: «Uomini 98% di interventi e tavole rotonde. Zero voce alle innovatrici donne. È prassi italiana», scrive. Il messaggio viene rilanciato dalla consigliera regionale del Centro democratico, Anna Maria Busia, in prima linea per le battaglie sulla parità di genere. Ma l'alzata di scudi è bipartisan. «È un bavaglio alle donne imprenditrici e innovatrici», aggiunge la vicecapogruppo di Forza Italia, Alessandra Zedda. «Sconcertante che il 98% degli interventi sia dedicato agli uomini, come se le donne non si fossero ritagliate un ruolo, arrivando anche a risultati di eccellenza».
Mauro Madeddu

L'iniziativa Corona:
«Così è nato
il Salone
nel 2012»

 

Se Sinnova esiste, il merito è certamente suo. «Sì», dice con un sorriso Maria Paola Corona, ex presidente di Sardegna Ricerche. «Quando sono arrivata esisteva solo una manifestazione simile», la Giornata della ricerca, «riservata esclusivamente all'università. Volevo fare qualcosa per le aziende così abbiamo cominciato a pensare, con l'ex assessore al Bilancio Giorgio La Spisa, a una soluzione». Il primo esperimento di un salone dell'innovazione in Sardegna nasce nell'ottobre 2012. «Organizzammo una mezza giornata durante la quale invitammo sia aziende sarde che nazionali e internazionali», spiega. Fu un tale successo che «nove mesi dopo, a luglio 2013, inaugurammo la prima edizione di Sinnova. Forse non è stata quella l'edizione più bella, ma abbiamo gettato le basi. Sinnova è un tesoro a disposizione delle imprese di cui nessuno può fare a meno. È una scommessa vinta», conclude Corona, «e la riprova è che Sinnova esiste ancora». (ma. mad.)