Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sì della Camera alla legge per i piccoli Comuni

Fonte: L'Unione Sarda
29 settembre 2016

Romina Mura: «Provvedimento fondamentale per le politiche di ripopolamento» 

Qualcosa si muove anche a livello nazionale: la Camera ha approvato la legge per il sostegno e la valorizzazione dei comuni con popolazione fino a 5 mila abitanti e per l'attivazione di politiche di ripopolamento, in particolare per i comuni interni e rurali. «Un contributo utile per la discussione che su aree interne e spopolamento si tiene in questi giorni in Sardegna», sottolinea la deputata Pd Romina Mura, sindaca di Sadali. «La legge passa ora al Senato. Speriamo che lì non muoia, come è accaduto nelle scorse legislature».
Aggiunge Mura: «La stessa denominazione dello strumento - Fondo per lo sviluppo strutturale economico e sociale dei piccoli comuni - che potrà contare su 100 milioni di euro nel 2017-2023, segnala il cambio di passo e di visione».
Gli interventi riguarderanno l'avvio di politiche di ripopolamento; la riorganizzazione dei servizi essenziali (scuola, sanità, mobilità, accesso alla rete); il recupero dei centri storici, del patrimonio architettonico pubblico e di quello abitativo privato, anche in funzione turistica (per promuovere l'albergo diffuso); la valorizzazione dei prodotti di qualità.
«Ho votato sì a questa legge, bisogna ringraziare in particolare Ermete Realacci per la caparbietà con la quale ha voluto portare avanti un testo molto importante anche qui da noi in Sardegna», sottolinea il deputato del Gruppo Misto Bruno Murgia. «Il problema fondamentale, purtroppo, sta nelle scarse dotazioni finanziarie della legge. Gli investimenti, lo dico da anni, vanno in identità e qualità: agricoltura, beni culturali, istruzione, innovazione tecnologica, turismo e infrastrutture. E legalità».
Il deputato di Unidos, Mauro Pili, sottolinea su Facebook che è stato approvato un suo ordine del giorno, «un piano strategico fondato sull'investimento culturale, identitario, innovativo. Con la riapertura delle scuole, a tutti, piccoli e anziani, per farne la scuola del Popolo Sardo, e l'obbligo per le compagnie telefoniche di fornire la banda larga nei piccoli paesi». (cr. co.)