Rassegna Stampa

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La sete della Sardegna, contro la crisi idrica servono 10 milioni

Fonte: web SardegnaOggi.it
21 settembre 2016

 

La sete della Sardegna, contro la crisi idrica servono 10 milioni
Interventi urgenti per uno stanziamento complessivo di circa 10 milioni, per risolvere entro la prossima primavera gli aspetti più critici del sistema di approvvigionamento idrico.



La proposta è emersa dal Comitato Istituzionale dell'Autorità di bacino della Sardegna, che ieri si è riunito a Cagliari, presieduto dall'assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda per individuare le azioni necessarie a mitigare la crisi idrica in atto in alcune zone dell'isola.

Per l'occasione, il Comitato è stato integrato dalle strutture tecniche degli assessorati  dei  Lavori Pubblici e dell'Agricoltura, dall'Ente Acque Sardegna e dai rappresentanti di Abbanoa. Nella prima parte della riunione, il direttore dell'Autorità di bacino Roberto Silvano ha presentato la relazione analitica sulla situazione complessiva del sistema idrico sardo.

 


È emerso che il biennio 2014-2016 ha conosciuto una quantità di precipitazioni fra le più basse degli ultimi 94 anni: si tratta quindi di una situazione straordinaria. Dall'analisi dei singoli sistemi idrici emerge il ruolo fondamentale dei grandi bacini: le condizioni meno critiche si registrano infatti proprio in quelli più estesi come il Tirso – Flumendosa, mentre quelle oltre la soglia di vigilanza si verificano nonostante la presenza di dighe collaudate. "Non corrisponde a verità - si legge in una nota della Regione - l'assunto secondo il quale l'attuale scarsità idrica sia dovuta alla differenza fra capacità e autorizzazione dei bacini. Le problematiche sono invece state individuate nell'isolamento dei bacini più a rischio rispetto al sistema integrato regionale, nella necessità di manutenzione e miglioramento degli impianti di sollevamento e nell'aumento del fabbisogno dovuto alla stagione turistica. Sulla base di questi elementi, il Comitato ha elaborato una serie di proposte per interventi a breve, lungo e medio termine. Per migliorare la condizione degli impianti entro la prossima primavera, saranno necessari lavori per circa 8-10 milioni di euro.