TEATRO MASSIMO. Latini, Furìa e Novafonic quartet in “Mare&Sardegna”
“ M are & Sardegna” è un viaggio «che non ha mai avuto fine», Simeone Latini, attore e regista e drammaturgo cagliaritano, ne è certo. Il viaggio al quale si riferisce, iniziato nel gennaio del 1921, è quello dello scrittore inglese David Herbert Lawrence e di sua moglie Frieda, divenuto poi libro, “Mare & Sardegna”, nel 1923. All'avventura in terra sarda raccontata attraverso gli occhi di un turista speciale, Latini ha dato forma e voce, con lo spettacolo “Mare & Sardegna. Racconti di un'isola tra musica, teatro e letteratura”, che debutterà domenica, alle 19, al Massimo di Cagliari e che verrà replicato a Londra, allo Steiner Theatre, il 14 gennaio 2017.
Quello di Lawrence fu un viaggio particolare che intraprese inizialmente per questioni di salute. Poi abbandonata l'Inghilterra e attraversati i mari, diventò un giro del mondo dove la Sardegna divenne una tappa fondamentale. «È importante che ci sia la nostra terra», spiega il regista cagliaritano. «Si tratta di un viaggio che non è mai terminato, che ha per noi una continuità, una coda nell'attualità. Ci sono gli stessi sguardi, lo stesso spirito di oggi. Una Sardegna che resiste nonostante le influenze esterne, i desideri di dominio». Un'isola che mantiene la sua identità nonostante le difficoltà: «Questo è lo spirito del nostro spettacolo, mostrare questa identità, quest'isola che ha la meglio sullo scorrere del tempo».
Lo spettacolo, prodotto dalla Anton Stadler di Iglesias, fonde musica e parole grazie alla presenza del compositore Fabio Furìa e del Novafonic quartet: Gian Maria Melis, Marcello Melis, Giovanni Chiaramonte. «Si tratta di un concerto recitato», sottolinea Latini, «dove un insieme di elementi si incontrano dando vita a un unico corpo», insieme alle immagini, curate da Luca Sgualdini, e tratte dal film “Cainà”, pellicola di Gennaro Righelli del 1922, uno dei primi film di figura girato in Sardegna, che scorreranno sullo sfondo della pièce.
Il recital ripercorrerà pagina dopo pagina il libro di Lawrence, partendo da Cagliari fino ai più nascosti anfratti dell'entroterra, «dove lo spirito del luogo individuato dal drammaturgo inglese e nascosto in profondità nello sguardo dei suoi abitanti, è lo stesso che ancora oggi si può percepire».
Simona Arthemalle