Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Inquinamento, dati preoccupanti

Fonte: L'Unione Sarda
20 settembre 2016

Legambiente: i rilievi dell'Arpas richiedono interventi seri

 

C'è il maestrale, certo, un vero e proprio spazzino dell'aria. Ma, a quanto pare, non basta. A leggere i numeri dell'Arpas, Cagliari e l'intera area metropolitana soffrono, e anche molto, dell'inquinamento atmosferico. I valori del Pm 10 e del Pm 2.5, le cosiddette polveri sottili, si attestano nella media annuale intorno ai 40 milligrammi per metro cubo. Giusto per intendersi, l'Organizzazione mondiale della Sanità ha fissato da tempo un limite di 25 mg, dunque ben al di sotto di quelli registrati in città e hinterland. Non solo, nella stazione di rilevamento di Sant'Avendrace, quel limite è stato superato 99 volte nel corso dell'anno. Risposte? La centralina è stata riposizionata in un punto meno “sensibile” e la media è calata.
Questo è emerso ieri pomeriggio nella sala congressi della Fondazione di Sardegna, durante l'incontro organizzato da Legambiente per la “Settimana della mobilità sostenibile”. Si è accennato ai due mesi terribili (dicembre 2015 e gennaio 2016), quando il superamento dei valori di Pm era stato registrato per la 35ima volta a Roma, Milano e mezza Lombardia. Si era parlato allora di emergenza, con il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti pronto a convocare presidenti di Regione e sindaci delle metropoli per predisporre un piano. «Arrivò la pioggia - ha ricordato Annalisa Colombu di Legambiente - e l'allarme rientrò, la strategia è rimasta nel cassetto». Il problema, però, è a monte, come ha fatto notare il professor Annibale Biggeri, epidemiologo dell'Università di Firenze: «Esiste una correlazione tra inquinamento atmosferico e malattie respiratorie, cardiovascolari e neuro degenerative. Cagliari - spiegando una slide indicativa - risente molto dello smog. I dati su mortalità e ricoveri sono chiari». ( v. f. )