Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«E adesso chi pagherà i danni?»

Fonte: L'Unione Sarda
19 settembre 2016

VIA GARIBALDI. I negozianti: era tutto scritto, primi problemi dopo la consegna dei lavori

 

Piove e salta la nuova pavimentazione, commercianti furenti 

 


Si fermano, guardano, commentano. E polemizzano. «E adesso, chi paga i danni?».
Recintato da un nastro biancorosso e da un contenitore dei rifiuti, improvvisata transenna per impedire l'accesso, il tratto della pavimentazione saltata la notte del nubifragio è diventato una vera attrazione per chi passeggia sulla via Garibaldi appena rinata e già malconcia. La strada è una sorta di immenso “bar dello sport”, dove non si parla di calcio ma di lavori e guasti: ognuno dice la sua, gli esperti fioccano e le soluzioni sono a portata di tutti.
I COMMENTI « Po caridadi », sbotta un anziano nel tentativo di coinvolgere la moglie in un commento drastico su quello spicchio di strada, all'angolo con il Portico Romero, trasformato in una trincea dal violentissimo tifone che ha scaraventato sulla città, dalle quattro alle cinque del mattino, un'impressionante quantità d'acqua. «Lavori fatti davvero male», gli fa eco Sandro Argiolas, buste strette in mano a testimoniare la mattina trascorsa per negozi. Sono le undici e mezzo e le critiche corrono veloci, passando di bocca in bocca. L' attrazione coinvolge anche una comitiva di turisti che per un attimo interrompe la passeggiata. Il tempo di curiosare e chiedere lumi su quel pavimento esploso.
Tra i commercianti di via Garibaldi non c'è neppure tanta voglia di polemizzare. Per oltre un anno molti di loro hanno raccontato i disagi e sopportato i lavori, ben sapendo che il cantiere interminabile avrebbe regalato alla città e a loro stessi una strada ben più attraente.
LA CERTEZZA Paolo Demontis è qui dal 1958. Una vita nel suo negozio di abbigliamento, biancheria intima e bottoni al civico 76. «In quel preciso punto dove la pavimentazione è saltata c'era un problema, lo sapevamo tutti. Credo che non dipenda tanto dai lavori di superficie quanto da quelli per la sostituzione dei sotto servizi». Una conferma che arriva anche da Loredana Pistis, titolare della “Bottega di maestro Andrea”. «Guardi che non è la prima volta che accade, pochi giorni dopo la consegna dei lavori in quel tratto sono intervenuti per sistemare una perdita. Nel resto della via, nonostante il violento acquazzone, non ci sono state conseguenze».
LE PIOGGE Il tifone di venerdì mattina, insomma, è stato una vera e propria prova del nove per via Garibaldi. Evidenziando, però, qualche neo. «Tra l'altro sottovalutato in quel tratto saltato», dice Nenzi Bifulco di “Passo Boble”. «Noi abbiamo avuto il negozio allagato per via dei tombini e del collegamento con la condotta principale già tempo fa, sto ancora aspettando che i danni ci vengano risarciti. Comunque sia, i lavori di restauro della strada sono stati davvero importanti per tutti noi commercianti».
LA SPERANZA E se adesso si attende che la rivoluzione di via Garibaldi imbocchi la strada della vera rinascita per riportare sempre più persone (e dunque potenziali clienti) nella storica via dello shopping cagliaritana, in tanti ammettono qualche timore. Così il tormentone si diffonde sotto forma di quesito. «E se il problema dell'angolo di Portico Romero si estendesse ad altri tratti?». Domanda accompagnata da inevitabili scongiuri. «Lo sapevamo che ci sarebbero stati problemi, quel tratto era ed è sotto gli occhi di tutti noi. Forse qualche errore durante i lavori è stato fatto davvero. E speriamo che sia circoscritto», spiega Sergio Pala
Andrea Piras