Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Artistico, liceo in cerca di sede La preside: «Servono 15 classi per evitare i doppi turni»

Fonte: L'Unione Sarda
8 settembre 2016

VIA SANT'EUSEBIO.

Provincia mobilitata per trovare una soluzione per i 850 studenti

 

«Sono terrorizzata, mi vedo già in piazza San Cosimo con i miei alunni». Sarà una battuta ma rende bene l'idea dei timori che in questi giorni affollano la mente della preside dell'Artistico Foiso Fois. Ignazia Chessa, combattiva dirigente da dieci anni al timone dello storico istituto di via Sant'Eusebio, sa bene che non finiranno in strada i suoi 850 studenti. «Ma mi servono 15 aule per poterli sistemare tutti».
L'INCUBO DEI DOPPI TURNI A meno di una settimana dall'inizio delle lezioni, gli studenti restano senza sede. E la soluzione finale che si prospetta per risolvere l'intricato rebus del Foiso Fois - sfrattato dal Leonardo Da Vinci incorporato nell'autonomia scolastica del Martini che a sua volta ne occuperà gli spazi di viale Ciusa - sono i doppi turni, unica chance per poter infilare nella sede centrale, sotto ristrutturazione perenne, tredici classi, in aggiunta ad altre 13 con le quali dovranno dividersi mattine e pomeriggi. Nell'altra sede di via Bixio, invece, troverebbe sistemazione il resto degli iscritti, tra liceo Artistico (altre 13 aule) e Musicale (due). Per un totale, tra le due sedi, di 41 classi. Semplice no? Nient'affatto a giudicare dai giri di valzer tra presidi e Provincia per cercare di far quadrare i conti e rispondere al meglio alle esigenze delle scuole. Anche ieri il commissario straordinario Giorgio Sanna e Michele Camoglio, l'ingegnere responsabile dell'area tecnica della Provincia (ente competente sulle Superiori), hanno incontrato il dirigente del Martini, vicino di casa dell'Artistico in via Sant'Eusebio (in un edificio anche questo sotto vincoli e lavori) e in questo contesto “rivale” che ha preso il posto del Foiso Fois al Leonardo, scombussolando i piani del liceo ospitato fino all'anno scorso in viale Ciusa.
LE IPOTESI Considerate le sedi in ballo, la partita dell'Artistico si gioca, dunque, con il Martini e il Michelangelo. Una soluzione sarebbe stata quella di lasciare le cose come lo scorso anno: ossia l'istituto tecnico commerciale avrebbe potuto continuare a servirsi della sede di Monserrato del Besta 2, facendo slittare di un anno il trasferimento nell'ormai ex Leonardo, cancellato dal ministero. «Nel frattempo - spiega Ignazia Chessa - la Provincia avrebbe avuto un anno per mettere a punto un intervento di medio periodo, se non risolutivo, nell'assegnazione dei caseggiati. Io non voglio usurpare alcuna scuola ma si tratta di trovare soluzioni idonee che tengano conto, oltretutto, anche dei nostri 44 disabili e dei pendolari, che rappresentano il 70 per cento dei nostri studenti. Dopotutto è da tempo che avevo posto il problema e non è possibile che ora, a iscrizioni avvenute, ci venga imposto di cambiare scuola, per far spostare il Martini che invece avrebbe potuto aspettare ancora un anno».
Con il Michelangelo ci sarebbero in ballo le sedi di via Melis (in coppia con quella di via Bixio) e di via Grandi, dove però non ci sono impianti sportivi, rivendicati dallo Scientifico, ora anche liceo sportivo. «Si trovi una soluzione purché i miei studenti stiano tutti in due sedi - ribadisce Chessa - siamo stati eternamente sballottati per le esigenze comprensibili della nostra storica scuola. Ora basta, dateci una sede: i doppi turni sarebbero un incubo».
Carla Raggio