Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Scavi, traffico bloccato Aperto il cantiere per la posa di una condotta

Fonte: L'Unione Sarda
8 settembre 2016

PIAZZA YENNE.

In vigore il senso unico alternato. Lavori non rinviabili


Pioveva sul bagnato, in piazza Yenne. Non succederà più. In compenso, da ieri e per tre settimane si congestionerà il già congestionato, cioè il traffico. Il cantiere per la sostituzione di una condotta fognaria ha già dimostrato ieri, al debutto, molto del suo potere paralizzante per la circolazione, ma non bisogna allarmarsi troppo: tra una settimana, quando riapriranno le scuole, sarà molto peggio di così.
I TEMPI O si sopportano i disagi o ci si fa torturare dal traffico a rilento provocato dal cantiere. Altre possibilità non esistono, quindi ben vengano gli scavi che il Comune sta facendo eseguire nel tratto della piazza che collega il largo Carlo Felice con via Santa Margherita. Il prezzo da pagare, conteggiato in tempo e stress, è però molto alto e si spera che l'impresa rispetterà i tempi di esecuzione dei lavori: l'ordinanza del settore Viabilità ha la durata di tre settimane, quindi fino agli ultimi giorni di settembre. Con la speranza che, contrariamente a quanto era avvenuto nel primo tratto del corso Vittorio Emanuele, la benna della ruspa non riporti alla luce reperti archeologici, altrimenti saranno dolori e cantieri infiniti.
L'OPERA Si allaga, la zona di piazza Yenne, quando fa brutto tempo: le condotte per le cosiddette “acque meteoriche” (ai burocrati, chissà perché, non piacciono la parola “pioggia” e i suoi derivati) non riescono a smaltire ciò che i tombini (“caditoie”, in burocratese) raccolgono nella parte più alta della città. A questo serve la nuova condotta che dovrà ora essere posata in piazza Yenne, nel punto più delicato: l'incrocio tra il Largo e il Corso, quindi tra via Azuni e via Santa Margherita. Rimane così una sola corsia per far circolare i mezzi diretti verso l'ospedale “San Giovanni di Dio” e quelli che provengono dal senso opposto, in discesa.
IL SEMAFORO Dopo aver studiato la situazione, il settore Viabilità e la Polizia municipale hanno concordato sulla soluzione meno pesante: due semafori provvisori che regolano il senso unico alternato, mentre a fianco la ruspa scava per sostituire la condotta che collegherà la rete di smaltimento delle acque piovane al sistema fognario principale. Attendere, spiegano a Palazzo Bacaredda, non era più possibile, perché ad ogni inverno gli allagamenti erano più imponenti rispetto a quello precedente.
GLI INGORGHI Tutti intruppati, dunque, compresi i mezzi pubblici: nel gigantesco ingorgo di ieri, che è soltanto una prova generale di quel che accadrà quando il periodo di ferie, per i lavoratori che ne godono in questo periodo e per tutti gli studenti, sarà concluso. Ci si aspettano gravi rallentamenti per il traffico in tutta la zona, ed è proprio per questo motivo che all'impresa incaricata dell'intervento è stato gentilmente chiesto il rispetto delle tabelle di marcia. Se caos dev'essere - e deve, purtroppo - almeno si cerchi di contenerlo il più possibile.
RALLENTAMENTI Il 28 settembre è la data fissata per la rimozione delle reti perimetrali dei cantieri: solo quel giorno - intoppi e ritrovamenti archeologici a parte - piazza Yenne smetterà di essere un incubo per i conducenti, compresi quelli degli autobus. I mezzi pubblici del Ctm che transitano nella piazza subiscono pesanti rallentamenti, con ripercussioni sugli orari dei collegamenti anche negli altri quartieri della città. La Polizia municipale ha presidiato la zona attorno al cantiere, ma la causa delle lunghe code - cioè il dimezzamento della circolazione in piazza Yenne - non concede alternative.
Luigi Almiento