Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ciao Claudio, stella del '70

Fonte: L'Unione Sarda
5 settembre 2016

 

 

«Stanotte è mancato Claudio», scrive in un sms Beppe Tomasini. Spetta a lui, il Tomas, avvertire ieri, di primo mattino, tutti gli altri. Claudio Olinto de Carvalho, il brasiliano buono, se n'è andato dopo una lunga malattia, lascia i due figli, Giada e Ruben. Per tutto il mondo calcistico era Nenè. Per gli “altri”, invece, “per gli eroi dello scudetto”, è sempre stato solo Claudio.
«È morto un amico, un uomo che non aveva pari», dice Tomasini . I suoi compagni, hanno tutti la voce spezzata dal dolore nel commentare la notizia della sua morte, ma il Tomas è quello che fa più fatica di tutti. «Abbiamo vissuto quasi tutto assieme. Ero con lui in campo, ero al suo matrimonio, e purtroppo anche durante tutta la malattia. Ogni sabato, io e Sandro Camba», altro amico inseparabile, nonché tutore legale nominato dopo che le condizioni di salute di Nenè si sono aggravate, «andavamo a trovarlo a Capoterra. Sabato scorso, quando ci siamo visti, sorrideva», dice.
Quante volte abbiamo sentito il nome di Nenè in quella filastrocca ripetuta a memoria da quelli che oggi hanno più di 50 anni: cominciava con Albertosi, proseguiva con difensori e mediani, per andare poi a concludersi con Domenghini, Nenè, Gori, Greatti, Riva.
Nel 2008, a fronte di una malattia sempre più grave, i suoi compagni di squadra decidono di impegnarsi per il “vecchio”. Servono cure mediche e affetto. È necessario anche un aiuto economico. Gli eroi fanno di nuovo squadra, così Nené viene accolto nella Residenza sanitaria assistita di Capoterra dove si è spento ieri mattina alle 4.30. Se ne va un grande uomo, e un giocatore che è stato 311 volte in rossoblù, 4 con la nazionale brasiliana, e un anno nella Juve di Omar Sivori.
«Mi sembra impossibile, la morte di Claudio mi lascia un vuoto enorme», dice Ricky Albertosi . «Era un uomo di una correttezza straordinaria», ricorda Angelo Domenghini , «una persona perbene, un uomo onesto, un amico. Claudio mi mancherà». Toccanti le parole di Ricciotti Greatti : «Il nostro legame è cominciato sui campi di calcio è non si è mai spezzato». Aggiunge Adriano Reginato : «Claudio era un fratello per me».
Ogni anno, il primo febbraio, gli ex rossoblù andavano a Capoterra per il suo compleanno. Tra loro anche Sergio Gori e Mario Brugnera: «E' un grande dolore», dice Gori . «È tutto così assurdo», spiega Brugnera . «Alla festa dei 40 anni dello scudetto, Nenè ha strappato l'applauso più forte», dice Nando Sechi , assessore comunale alle Politiche Sociali che, nel 2008, organizzò su facebook il gruppo “Forza Nenè” e, nel 2014, la festa dei 40 anni dello scudetto. «A Nenè va il ringraziamento della città per quella splendida vittoria che non fu solo sportiva», dice il sindaco Massimo Zedda .
Oggi il Comune ha allestito la camera ardente, dalle 9 alle 20, al Municipio di via Roma. Domani, alle 16, i funerali nella Basilica di Bonaria.
Mauro Madeddu