Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La rinascita della Quarta Regia Saranno completati a fine estate i lavori di messa in sicurezza

Fonte: L'Unione Sarda
25 agosto 2016

LA SCAFA.

Il progetto di recupero da 260 mila euro voluto dalla Conservatoria delle Coste 

La piccola loggia realizzata davanti all'ingresso dell'edificio è stata eliminata. Almeno per ora. Via la tettoia di eternit, via le colonne e le pareti di mattoni. Per capire se la Torre della Scafa dovrà farne a meno, si dovrà attendere ancora la scelta finale dei progettisti. Domanda d'obbligo: è, la loggia, parte integrante del monumento (documentazione fotografica dei primi del Novecento la contempla) o nonostante tutto dovrà essere considerata un'aggiunta architettonica da non conservare?
L'OPERA Di certo ciò che sta venendo fuori dall'importante e delicato progetto di messa in sicurezza della Quarta Regia è la costruzione originale che dovrà necessariamente essere rafforzata con interventi mirati. I lavori, cominciati in primavera, sono a buon punto: dovranno concludersi alla fine di settembre inizi di ottobre, quando la vecchia torre affacciata sul canale d'ingresso della laguna di Santa Gilla sarà definitivamente resa sicura e preservata dal rischio di crolli che incombeva prepotentemente in questi ultimi anni.
I FONDI A salvarla sono stati i 260 mila euro stanziati dalla Regione e affidati alla Conservatoria delle Coste e un piano di messa in sicurezza firmato dall'architetto Francesco Deplano.
Ben altro servirà però per la sua valorizzazione e magari per un riutilizzo non certo legato al suo ruolo storico di centro di sfruttamento del proletariato del mare e dello stagno. È qui infatti che i pescatori portavano fino agli anni Cinquanta la quarta parte del loro pescato.
IL CONSORSO L'agenzia regionale, che fa capo all'assessorato all'Ambiente, proprio per la valorizzazione della Torre della Scafa e dell'area intorno aveva bandito un concorso di idee. Lo vinsero due studenti della facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, Anna Valtorta e Lorenzo Masotto. Nel futuro della Quarta Regia potrebbe esserci anche un vero e proprio programma slow-food legato naturalmente ai prodotti della laguna su cui, tra l'altro, il Comune, la Regione e il Consorzio Ittico vogliono puntare con decisione per rilanciare l'attività di pesca ma anche valorizzare i prodotti dello stagno.
SA PEDIXEDDA Intanto è l'Autorità portuale ad aver preso di petto il piano di rinascita di questo tratto di costa cagliaritana, cancellando vecchi edifici nell'area di Sa Perdixedda, bonificandola dall'amianto e operando per la costruzione del nuovo porto peschereccio in via di costruzione dietro il mercato ittico all'ingrosso di viale La Plaia. È qui che saranno anche innalzati prefabbricati per la vendita diretta dei prodotti (freschi ma anche trasformati) dei prodotti della piccola pesca costiera artigianale.
Andrea Piras