Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari esclusa dai piani Ryanair Allarme dei sindacati

Fonte: L'Unione Sarda
19 agosto 2016

Renzi: «Impegni mantenuti, investimenti ad Alghero». Sugli incentivi Regione immobile

 il capoluogo sta perdendo voli low cost

E dopo Alghero, esplode il “caso Cagliari”. Voli low cost in netto calo: otto rotte cancellate nell'estate in corso (più una già dalla scorsa primavera), all'orizzonte un autunno con nuvoloni e una stagione 2017 ancora vuota. Se nelle altre regioni i collegamenti Ryanair aumentano, i nuovi aerei scaldano i motori, i posti di lavori crescono e gli operatori turistici stanno programmando per il prossimo anno, nel piano di investimenti da un miliardo di euro annunciato avant'ieri, la Sardegna non è contemplata. Ma mentre per il “Riviera del corallo” resiste la speranza di una marcia indietro, grazie all'intervento diretto del Governo e confidando sulle parole pronunciate ieri dal premier Renzi - «qualche settimana fa avevo ufficialmente promesso ai presidenti di Abruzzo e Sardegna che avremmo evitato l'aumento delle tariffe aeroportuali decise da altri negli anni passati. Abbiamo mantenuto la promessa e il ministro Delrio ha presentato insieme a Michael O'Leary il miliardo di investimenti di Ryanair in Italia, non solo ad Alghero o a Pescara» - la compagnia irlandese sta lentamente abbandonando l'aeroporto di Elmas.
«Ora sono tutti concentrati su Alghero, e va benissimo, perché dobbiamo salvarlo, ma questo silenzio su Cagliari da parte della Regione è preoccupante, tra qualche mese il contraccolpo sarà pesante», avverte il segretario generale della Filt Cgil, Arnaldo Boeddu. «Contro le low cost hanno sempre fatto ostracismo, spingendo invece sulle compagnie tradizionali, e adesso stiamo seriamente rischiando una catastrofe. Se da un lato ci sono aperture per la base storica nell'Isola del vettore irlandese, per contro, non esiste nessun cambio di rotta rispetto ai collegamenti da e per Elmas. Dunque, si impone un atteggiamento cauto e non trionfalistico, e attendiamo che la politica regionale faccia chiarezza e incalzi il vettore irlandese anche per Cagliari che, non dimentichiamolo, ha un bacino d'utenza di 750 mila persone». Allarme anche da parte di William Zonca, segretario regionale Uil Trasporti: «Il Piano di incentivi che non c'è riguarda anche Cagliari, la politica attendista della Giunta avrà ripercussioni gravi in autunno e in inverno. Certo, la sentenza Ue peserà, ma non possiamo continuare soltanto a cautelarci sugli incentivi, siamo molto preoccupati per il futuro dello scalo di Elmas, sul fronte low cost e anche su quello di Meridiana».
Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco invoca «una decisione forte del sindaco Massimo Zedda», dopo un piano industriale Ryanair che è un'evidente «sconfitta per Cagliari e per il sud Sardegna. La Regione deve convocare immediatamente un tavolo di confronto per evitare che le rotte vengano spostate».
Dice il deputato di Unidos Mauro Pili: «A Cagliari prosegue la fuga di Ryanair, che ignora del tutto lo scalo, escludendolo da ogni nuova rotta e dalla promozione olimpica degli 8 euro». Il parlamentare, che chiede «il blocco della privatizzazione dell'aeroporto di Alghero», avverte che «il disastro si sta reiterando in dimensioni anche più rilevanti nei numeri assoluti su Elmas». Perché «è evidente a tutti che dopo la condanna di Ryanair su Cagliari per la gestione fallimentare della Regione sui voli low cost, la compagnia irlandese prepari le valigie. Se anche l'aeroporto di Cagliari non sarà riportato sotto il regime pubblico è evidente che il problema sarà irrisolvibile, a meno che non si trovino investitori interessati a spendere milioni di euro di contributi co-marketing senza trarne nessun diretto beneficio».
Fiducioso il consigliere regionale Pd Gavino Manca: «Siamo soddisfatti perché gli impegni presi da Renzi sono stati mantenuti, le tasse sono state cancellate e questo attrae gli imprenditori nell'Isola, in tutti gli scali. Ora dobbiamo proseguire in maniera unitaria per portare avanti la privatizzazione dello scalo di Alghero, sempre più appetibile. Poi, certamente, le ripercussioni ci saranno anche su Cagliari».
Cristina Cossu