Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Santa Chiara rinasce «E ora, con il punto ristoro, potremo decollare»

Fonte: L'Unione Sarda
18 agosto 2016

Nel mercato appena rifatto assalto dei croceristi della Carnival Vista 


Ma sono davvero commercianti? È un'esperienza ai confini della realtà entrare nel mercato di Santa Chiara: dal quell'incredibile angolo del mondo il futuro non fa paura. Nessuna protesta, nessuna lamentela, nessuna previsione negativa. Chi opera nel più vecchio mercato cittadino ipotizza un futuro a tinte rosee. I lavori di ristrutturazione della struttura sono terminati: rifatti controsoffiti e pavimenti, ora manca solo la novità capace di lanciare definitivamente il mercato, il punto ristoro al centro dello spazio.
IL BATTESIMO Ma le cose sembrano già funzionare bene: terminati i lavori la scorsa settimana, dopo le aperture straordinarie nei giorni festivi, ieri c'è stato una sorta di battesimo. La Carnival Vista, la gigantesca nave da crociera, ha scarica quasi cinquemila turisti. E tanti, in giro per il centro storico, sono capitati proprio a Santa Chiara. E lì hanno sfatato uno dei luoghi comuni sui croceristi: degustati i prodotti locali (formaggi e vini in particolare), sono andati via con le buste piene. Le cose più vendute? Pecorini e cannonau hanno fatto la parte del leone anche se non sono mancati gli acquisti di mirto e di fregola. Anche se alcuni turisti targati Usa non sono riusciti a rinunciare alle loro tipiche bevande gasate.
IL FUTURO È stato un antipasto di quello che diventerà il mercato di Santa Chiara. «Sarà fondamentale», dice Alessandro Frau di “Bella Sardegna”, il box che punta, in particolare, sui vini, «l'apertura del punto ristoro». Anche se il mercato non dovrà cambiare la sua funzione. «Deve restare un mercato dove si vendono frutta, carne, pesce e pane. Il punto ristoro servirà proprio a proporre i prodotti messi in vendita nei box». La spesa e un pasto consumato nello stesso luogo: in pratica, l'uovo di Colombo.
LE ATTESE Ma una ricetta che può rilanciare definitivamente il mercato. «Io», interviene un altro operatore, Tonino Caria, «continuo a lavorare nonostante sia in pensione da 10 anni. Lo faccio per passione. A 76 anni, potrei fermarmi ma mi annoierei». Il “nuovo” mercato porterà a un allungamento degli orari. «Vuol dire che aumenteranno i volumi degli affari e, quindi, potrò far lavorare qualche mio nipote». Nessuna protesta? «L'ascensore guasto», risponde Giuseppe Aresu, «fa sì che un flusso di persone non passi da qui. E abbiamo ancora tanti problemi con le operazioni di carico e scarico. Siamo partiti lenti, ora, è arrivato il momento di accelerare».
Marcello Cocco